Prima chiamata per Rangers e Yankees

Cominciano le Championship Series della American League con la sfida tra Texas e New York, ovvero "la cenerentola contro la più esperta", inedito confronto che accenderà gli animi dei tifosi

Dal 1969 le Championship Series della American League determinano la squadra campione del cosiddetto "Junior Circuit". Nate con la riorganizzazione della AL in due gironi (East e West), inizialmente si giocavano al meglio delle 5 gare e con questa formula è rimasta fino al 1985 quando vennero estese al meglio delle 7, così come la conosciamo oggi. Dal 1994, anno della nuova ristrutturazione del campionato in tre gironi (East, Central e West), si accede alle ALCS dopo aver vinto precedentemente le Division Series. A causa dello sciopero dei giocatori del '94, le prime Championship Series "moderne" si sono giocate nel 1995. Il vantaggio di giocare di più sul campo amico viene assegnato alla squadra con il miglior record in regular season (viene escluso chi è arrivato alle post-season tramite la wild card): 2-3-2, ovvero le prime due fare in casa, 3 in trasferta e le eventuali gare 6 e 7 ancora in casa. Quest'anno, nella AL, il fattore campo sarà quindi a favore dei Texas Rangers, visto che gli Yankees sono approdati alle post-season proprio attraverso la wild card. Viste come sono andate le Division Series (in 8 gare complessivamente giocate 1 soltanto è stata vinta davanti ai propri tifosi), bisognerà vedere se tale fattore campo sarà davvero un vantaggio competitivo. La sfida tra Rangers e Yankees è completamente inedita in questa competizione visto che Texas non è mai arrivata così avanti nelle post-season nel corso della sua storia. Al contrario, per gli Yankees, si tratta della 14 apparizione, la prima come vincente della wild card, ed in assoluto New York detiene il record di pennant della AL vinti con 40 titoli all'attivo. Nella seconda metà degli anni '90 Rangers e Yankees si sono incontrati 3 volte in post-season (1996, 1998 e 1999), durante le Division Series, e Texas è riuscita a vincere 1 sola delle 10 gare complessivamente disputate.
In regular season le due franchigie si sono incrociate 8 volte con alterni risultati che alla fine hanno generato un perfetto equilibrio, 4-4. Dal 16 al 18 aprile una serie da 3 a New York ha prodotto uno sweep per gli Yankees (5-1; 7-3; 5-2), in agosto una miniserie ad Arlington è finita 1-1 (4-3 e 6-7 il 10 e l'11) ed ancora in Texas a settembre, dal 10 al 12, i Rangers hanno restituito lo sweep ai rivali (6-5; 7-6; 4-1). In totale lo score parla di 39 punti contro 33 a favore dei Bronx Bombers che mantengono anche il vantaggio nella media battuta (.269 contro .241), nei fuoricampo (6 a 5) e nei punti battuti a casa (34 a 33). Anche la media punti guadagnati sui lanciatori è a favore degli Yankees (4.20 contro 4.63) mentre i Rangers svettano nel numero di strike-out (77 a 51).
I Rangers puntano molto sul lanciatore partente Cliff Lee, il mancino protagonista delle Division Series e che già nel corso del campionato ha dimostrato di saper tenere a bada le mazze degli Yanks vincendo la gara dello scorso 12 settembre dopo aver lanciato per 8 inning nei quali ha concesso appena 2 valide. Non basterà certo Cliff Lee per affermarsi in una serie contro una franchigia che trasborda esperienza e che ha dimostrato una solidità granitica con Joe Girardi alla guida. Oltre ai numeri spaventosi del reparto offensivo, gli Yankees hanno dimostrato di saper giocare bene anche in difesa e la rotazione dei partenti (Sabathia, Pettitte e Hughes) è di quelle da mettere i brividi. Il trio è stato capace di mettere in secondo piano un giocatore come A.J. Burnett, che ancora oggi non si sa se verrà utilizzato in gara-4 oppure se, come lo scorso anno, Girardi riproporrà la rotazione iniziale. Lo stato di forma di giocatori come Vladimir Guerrero, Nelson Cruz e Ian Kinsler sono un ottimo viatico per i Rangers che sperano nell'esplosione di potenziale di uno dei giocatori teoricamente più forti della MLB, quel Josh Hamilton chiamato per l'ennesima volta al definitivo salto di qualità.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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