Phillies e Giants, si comincia

Stasera a Philadelphia e domani a San Francisco scattano le Division Series della National League. Attesa per l'inedita sfida tra i Cincinnati Reds di Dusty Baker ed i Phillies di Charlie Manuel

Così come la American League, anche le Division Series della National League sono state giocate per la prima volta nel 1995, con l'eccezione degli "spareggi forzati" del 1981. Assolutamente inedito in questo 2010 il confronto tra Cincinnati Reds e Philadelphia Phillies, mentre quella tra Atlanta Braves e San Francisco Giants ha avuto un solo precedente (nel 2003). Dopo 5 anni di assenza si rivedono nei playoff gli Atlanta Braves, che con le loro 11 presenze consecutive (dal 1995 al 2005), detengono il record assoluto nelle Division Series della National. Ancora fuori Pittsburgh Pirates e Washington Nationals (anche se la franchigia partecipò come Expos quando era ancora a Montreal). Nel 1995 gli Atlanta Braves furono protagonisti, insieme agli Houston Astros, della partita più lunga nella storia della post-season (18 inning), in una drammatica e conclusiva gara-4 che determinò l'eliminazione della franchigia georgiana dalle Dvision Series.

Cincinnati Reds-Philadelphia Phillies. E' la sfida-novità dei playoff 2010. L'unica precedente apparizione dei Reds risale al 1995, quando sconfissero con un secco 3-0 i Los Angeles Dodgers. Per Philadelphia si tratta della terza partecipazione consecutiva: estromessi malamente nel 2007 dai Colorado Rockies (3-0), i Phillies si sono rifatti nei due anni successivi vincendo 3-1 la serie contro i Brewers (2008) ed ancora i Rockies (2009). Da segnalare che nel 2008 Shane Victorino realizzò un "grande slam" in gara-2. Durante la regular season le due franchigie si sono affrontate 7 volte. Nella sfida da 3 giocata a Cincinnati si sono imposti i Reds per 2-1, mentre nella serie da 4 giocata a Philadelphia sono stati i Phillies a realizzare lo sweep ai danni degli avversari per un complessivo 5-2 a favore proprio della squadra di Charlie Manuel.

Cincinnati Reds (91-71): Sono la vera sorpresa della stagione. Il miglior attacco della National League deve però assolutamente ritrovare la verve di Brandon Phillips. Il seconda base, dopo l'infortunio alla mano destra dello scorso 25 agosto in quel di San Francisco, non ha più reso come nella prima parte della stagione. Va comunque detto che sia Roy Halladay sia Cole Hamels, due dei lanciatori partenti dei Phillies, hanno dimostrato di saper tenere a bada le mazze della franchigia dell'Ohio. Per quanto riguarda il mound dei Reds, Dusty Baker dovrà cercare di far trovare continuità al trio di partenti Volquez, Arroyo e Cueto che nel corso della regular season hanno vissuto momenti altalenanti.

Philadelphia Phillies (97-65): Da sempre considerata, per il suo potenziale offensivo, la più "American" delle franchigie di National League, in questa stagione ha fatto del monte di lancio la sua arma in più. Roy Halladay, Roy Oswalt e Cole Hamels sono senza ombra di dubbio la rotazione di partenti più pericolosa. Ed è proprio da loro che Charlie Manuel si aspetta quel qualcosa in più capace di sopperire ad una curiosa involuzione, più in termini di costanza che di valori assoluti, del potenziale di fuoco offensivo.

Atlanta Braves-San Francisco Giants. Correva l'anno 2002 quando gli Atlanta Braves, allora Campioni della East Division, affrontarono i San Francisco Giants, giunti alla post-season grazie alla "wild-card". Furono necessarie 5 gare per determinare il passaggio alle Championship Series dei Giants che si imposero sugli strafavoriti Braves. Adesso i pronostici sono invertiti con i californiani pronti a partire con un margine di vantaggio anche se in regular season i precedenti parlano di grande equilibrio. Nei 6 incontri disputati la franchigia di casa si è sempre imposta per 2-1, così da determinare un totale di 3-3.

Atlanta Braves (91-71): Lo stato di forma di Tim Hudson e Derek Lowe, lanciatori partenti di sicura esperienza ma con qualche acciacco nel corso della prima fase, potrebbe condizionare parecchio l'andamento delle Division Series. La potenza offensiva dei Braves è principalmente nelle mazze di Derrek Lee, prima base arrivato da poco dai Cubs, e di Brian McCann. Il rookie Heyward è l'altra fonte di ispirazione offensiva, ma i due giocatori di esperienza possono alleggerire non poco la pressione sul ragazzo alla sua prima post-season. Il closer Billy Wagner è senz'altro l'arma in più in mano al vecchio saggio Bobby Cox per realizzare il sogno di accedere alle Championship Series nel suo ultimo anno da manager.

San Francisco Giants (92-70): E' uno dei roster più "lenti" della Major, ovvero quello che ha subito il maggior numero di doppi gioco. Per non affidarsi solo alle giocate lunghe può venir bene la velocità di Andres Torres. La rotazione dei partenti composta da Tim Lincecum, Matt Cain e Jonathan Sanchez deve mantenersi fredda il più possibile e non subire la pressione delle post-season. Il punto più critico resta quello del 23enne catcher Buster Posey, in crisi di astinenza in attacco. Le ultime apparizioni al piatto parlano di 6 valide su 42 turni di battuta (.143), troppo poco per pensare di preoccupare i Braves. La spinta potrebbe arrivare dagli "infield" Juan Uribe e Freddy Sanchez, ma soprattutto con Pablo Sandoval che se ritrovasse la forma ideale potrebbe contribuire alla conquista delle Championship Series.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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