L'Italia e' Campione d'Europa!

Confermata la superiorita' in attacco degli azzurri che si laureano nuovamente campioni dopo l'ultimo titolo del 1997. 8-4 il risultato finale, Beppe Mazzanti eletto MVP del torneo

Dopo tredici lunghi anni l'eterna sfida tra Italia e Olanda vede nuovamente prevalere gli azzurri del manager Marco Mazzieri con un perentorio: 8 a 4. In una finalissima da tutto esaurito, con circa 3 mila spettatori che incitano in continuazione gli Orange, l'Italia dimostra tutto il suo carattere e porta a casa una bellissima vittoria di gruppo, reagendo con veemenza nei momenti decisivi, come all'ottavo inning.
La sfida finale si apre subito con un fuori campo da un punto di Kingsale al sesto lancio del partente azzurro Tiago Da Silva (1 a 0). Ma gli azzurri, dopo aver subito i successivi singoli di Romblay e Sidney De Jong, non senza qualche difficolta' ma ben supportati dalla difesa, riescono a chiudere il primo inning e al momento di andare in attacco reagiscono immediatamente: Desimoni, raggiunge la prima su base ball, quindi ruba la seconda e pareggia grazie al doppio di Mazzanti che spinge a casa anche Chiarini autore prima di lui di una valida (1 a 2). Il sacrificio di Angrisano fissa il risultato sul 1 a 3.
Al terzo inning il manager azzurro Mazzieri decide di sostituire Da Silva (1K, 3BB, 4 valide di cui 1HR) con Cicatello (2K, 1BB e 3 valide). L'incontro non registra segnature fino al sesto inning quando l'Olanda sostituisce il partente Markwell (2K, 3BB, 3 valide) con Leon Boyd (2K, 2HR e un colpito) che pero' subisce subito due home run consecutivi da parte di Mazzanti e Gizzi (1 a 5) e viene rilevato al settimo da Asjes.
L'inizio dell'ottavo inning vede due cambi in successione sul monte di lancio italiano: Pezzullo (1 valida) seguito immediatamente da Grifantini (2K e 1 valida) che cerca di spegnere il fuoco: gli olandesi infatti accorciano le distanze con la valide consecutive di Legito, Sidney De Jong, Engelhardt (2 a 5), quindi segnano altri due punti su lancio pazzo e con il doppio di Kemp (4 a 5).
Immediata la risposta azzura con Gizzi che arriva in seconda sulla valida di Chapelli, quindi il bunt di Angrisano riempie le basi. Con una base ball a Santora arriva il sesto punto camminato dell'Italia (4 a 6). Il manager Olandese Stoeckel decide di sostituire Asjes (1K, 2BB e 3 valide) con Kampen (1K e un colpito) che pero' colpendo Avagnina regala un altro punto all'Italia (4 a 7) e, su un successivo lancio pazzo, gli azzurri segnano l'ottavo e decisivo punto della storica vittoria: 4 a 8.
Superiorita' anche nei premi individuali con Mazzanti MVP del torneo nonche' re dei fuoricampo (3), Gizzi in testa alla classifica dei punti battuti a casa (9) e Chapelli migliore tra i "ladri di basi" con 4. Agli olandesi non resta che consolarsi con il forte lanciatore Cordemans primo per media PGL (0.00) e vittorie (2-0) e Legito miglior battitore dell'europeo (.533). Ma poco importa, il cielo sopra Stoccarda e' Azzurro, dopo 13 anni dall'ultima vittoria, a Parigi, sempre contro gli Orange.

L'ALBO D'ORO DEL CAMPIONATO EUROPEO

1954 ITALIA
1955 Spagna
1956 Paesi Bassi
1957 Paesi Bassi
1958 Paesi Bassi
1960 Paesi Bassi
1962 Paesi Bassi
1964 Paesi Bassi
1965 Paesi Bassi
1967 Belgio
1969 Paesi Bassi
1971 Paesi Bassi
1973 Paesi Bassi
1975 ITALIA
1977 ITALIA
1979 ITALIA
1981 Paesi Bassi
1983 ITALIA
1985 Paesi Bassi
1987 Paesi Bassi
1989 ITALIA
1991 ITALIA
1993 Paesi Bassi
1995 Paesi Bassi
1997 ITALIA
1999 Paesi Bassi
2001 Paesi Bassi
2003 Paesi Bassi
2005 Paesi Bassi
2007 Paesi Bassi
2010 ITALIA 

Informazioni su Marco Micheli 87 Articoli
Nato nel 1980, metà trentino e metà vicentino (ma veronese d'adozione), vive e lavora a Milano dove si occupa della comunicazione nel Sud-Europa per Boston Consulting Group (BCG), la multinazionale della consulenza aziendale. Grande appassionato di tutto ciò che è USA, dallo sport ai "dunkin' donuts", dai grattacieli della East Cost alle spiagge assolate della West. Marco scopre il baseball all´età di 10 anni quando, complice un regalo della madre insegnante, inizia a calpestare lo storico diamante della Polisportiva Praissola sotto la guida del "mitico" Bissa. Gli anni dell´università lo allontanano dalla terra rossa, prima a Feltre e poi a Milano. Ma è con il conseguimento della laurea in Relazioni Pubbliche allo IULM di Milano e il conseguente viaggio-premio a Boston che si ritrova e decide di curare la comunicazione dei Dynos Verona. Due anni favolosi, densi di soddisfazioni e ricordi indimenticabili, impegnato nella promozione del sodalizio scaligero sulla stampa locale e sportiva. Per Baseball.it scrive del "batti e corri" giocato nella sua terra, il Nord-Est, ma non disdegna di "intrufolarsi" anche in questioni a carattere nazionale e internazionale.

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