L'IBL 2010 incorona le solite quattro regine

A contendersi la finale scudetto saranno le stesse protagoniste di un anno fa. Parma chiude in testa, sweep della Telemarket sulla Fortitudo e Nettuno ancora fuori. E la T&A si gode Duran

Adesso i giochi sono fatti. In realtà lo erano anche prima dell'ultimo turno di regular-season che infatti non ha regalato sorprese lasciando tutto com'era alla vigilia tranne che in un caso. Il nodo cruciale della giornata conclusiva, quello del braccio di ferro a distanza tra Telemarket Rimini e Danesi Nettuno per l'ultima poltrona play-off si è chiuso infatti trionfalmente per la squadra di Mauro Mazzotti, che non solo ha saputo capitalizzare l'importante vantaggio di due partite rimasto dopo 13 giornate, ma ha anche ribaltato la posizione in classifica a danno della UGF Bologna, sorpassata proprio sotto lo striscione grazie al triplice successo nell'ultimo trittico.

Dopo il pericoloso passo falso di una settimana fa contro il Catania Warriors, i Pirati si sono compattati ritrovando la solidità del monte di lancio (addirittura tre shut-out contro la Fortitudo) dove continuano a spiccare il cubano naturalizzato tedesco Enorbel Marquez (primatista di successi in casa neroarancione a quota 9) e le doti di pompiere di Chris Di Roma ma dove sembra essersi ritrovato anche Jim Brower, per il quale la sosta potrebbe rivelarsi benefica. Senza contare che la Telemarket deve anche fare i conti con gli infortuni similari occorsi nel giro di una settimana a Barbaresi e Serrano (meno grave), il recupero di Schiavoni (fuori da diverse settimane) e quello di Quattrini, un talento del quale i Pirati hanno assolutamente bisogno. Fiducia ritrovata anche per Carvajal (suo il fuoricampo vincente in garadue) che dopo l'operazione di appendicite aveva faticato non poco nel box. Il terzo posto garantisce soltanto un week-end casalingo nel round-robin ma è l'aspetto mentale che potrebbe fare la differenza nei play-off dove gli uomini di Mazzotti (due su due per il manager cesenate dopo il suo ritorno a Rimini) si presenteranno più da out-sider che non da favoriti come un anno fa. La Fortitudo chiude invece al quarto posto e potrà contare sull'apporto del Falchi solo in 3 partite su 9 ma anche nel caso dei felsinei le certezze arrivano dal monte con la coppia Matos-Moreno e un Cillo tornato a splendere come due anni fa.

Alla gioia neroarancione fa da contraltare la delusione in casa Nettuno. Non che le speranze fossero granchè alla vigilia dell'ultimo week-end visto che le occasioni vere erano già state sprecate in precedenza, ma è inutile nascondere che fa un certo effetto vedere una piazza storica del baseball italiano restare fuori per due anni di fila dal giro scudetto. La squadra di Faraone ha finito per pagare l'avvio estremamente in salita, costellato da troppe assenze importanti e un equilibrio trovato solo quando i buoi erano già in fuga. La grande rincorsa ha prodotto uno sforzo poi pagato a pochi chilometri dal traguardo e ora alla Danesi non resta che l'obiettivo europeo da raggiungere attraverso la Coppa Italia. A dare il colpo di grazia agli ormai demotivati tirrenici ci ha pensato una T&A in grande forma, determinata a contendere fino all'ultimo la prima piazza al Cariparma. La squadra di Bindi dovrà ora cercare di non perdere lo smalto nelle tre settimane di sosta, un buco temporale che rappresenta la vera incognita dei prossimi play-off, ma intanto può godersi il miglior battitore del campionato, quel Carlos Duran rinnegato proprio dal Nettuno un paio di stagioni orsono. Per l'esterno venezuelano è una storica tripla corona: primo nella media battuta (349), primo nei punti battuti a casa (39) e primo, seppure in coabitazione con Villalobos e Rosario, nei fuoricampo (6).

Fa festa il Cariparma che chiude la regular-season davanti a tutti. I ducali hanno chiuso alla loro maniera il trittico in terra godese, rischiando molto in garauno (vinta in rimonta all'ultimo attacco) ma risolvendo la pratica con il solito attacco devastante, il migliore dell'IBL1 alla pari con quello della T&A. Anche per Gibo Gerali il compito sarà quello di tenere alta la fiamma del suo line-up mentre il monte, corto ma di qualità, avrà modo di ritemprarsi prima dello sforzo finale.

Citazione d'obbligo per i Catania Warriors. La squadra di Benny Falcone ha concluso in bellezza la stagione con una storica tripletta ai danni del Montepaschi. All'insegna dell'entusiasmo, i siciliani hanno portato via cinque partite negli ultimi tre turni ad avversari del calibro di San Marino, Rimini e Grosseto, che nonostante fosse ormai demotivato, rappresenta sempre un punto di riferimento importante. Ora i Warriors cercheranno di mantenere questo entusiasmo in Coppa Italia dove anche la freschezza del Godo Knights potrebbe produrre qualche sorpresa.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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