La Telemarket concede il bis

La squadra di Mazzotti supera l'insidiosa formazione dei Marlins di Tenerife (5-2) e si mantiene a punteggio pieno nel girone di Rotterdam. Bene il monte, decisiva una valida di Campanini. 

La Telemarket tiene alta la guardia e non si lascia sorprendere dai Marlins di Puerto Cruz (5-2). I neroarancioni di Mazzotti faticano per due terzi di gara contro l'insidiosa formazione spagnola, protagonista ieri sera della clamorosa vittoria ai danni dei padroni di casa del Neptunus Rotterdam, ma conquistano un pesante secondo successo nel girone di qualificazione dell'European Cup di scena al Familie Stadion di Rotterdam e possono guardare più fiduciosi alle ultime tre partite in programma da domani a domenica.

Monte e difesa sono i marchi di fabbrica della squadra di Mazzotti, ma se gli errori stavolta sono risultati insolitamente troppi per la Telemarket (3 di cui 2 dell'interbase Gonzalez, di solito una sicurezza), il mound ha ancora svolto bene il suo compito. Il mancino cubano Enorbel Marquez è rimasto in pedana 6 inning (7 valide, una base e un pgl) stringendo i denti nei momenti in cui gli spagnoli si rendevano minacciosi sulle basi, poi ad inizio 7° ha lasciato il monte a Schiavoni e l'italo-argentino ha pressocchè azzerato le mazze dei Marlins (una valida nelle tre riprese finali) portando a casa la preziosa salvezza.

I Pirati hanno sofferto in attacco contro il ventenne Remedios, di origine venezuelana, talmente scontrollato (6 basi ball) da mandare fuori ritmo il box riminese (4 valide sul partente sulle 7 battute in totale) che avrebbe potuto dare subito un indirizzo preciso alla partita. Il vantaggio di 2-0 a metà 3° (volata di Chiarini al 1°, singolo di Gonzalez al 3°) sarebbe infatti potuto essere ben più sostanzioso e avrebbe reso meno pesanti i due punti segnati dagli spagnoli al 3° su Marquez. Invece la partita è filata sui binari della parità fino al 6° quando il positivo Campanini ha toccato la valida vincente per battere a casa Crociati, in base per ball e in seconda sul perfetto sacrificio di Avagnina. Una volta davanti, la Telemarket ha affidato le chiavi della partita a Schiavoni che ha blindato la vittoria, resa più larga dai due punti segnati all'8° sul rilievo Nunez (valida di Spinelli e volata di Santora) per il definitivo 5-2. Solo qualche brivido al 9° con Nacar e Galvan in base per ball prima dello strike-out risolutore su Boulet. Oggi i Pirati tornano in campo alle ore 15 per affrontare i belgi dell'Hoboken Pioneers.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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