Peppe Mazzanti: "Azzurri, giocate con il cuore onorando quella maglia"

Grande rammarico per il bomber nettunese costretto a vedere da spettatore il Mondiale per un problema all'anca. La sua carica ai compagni della Nazionale

Giuseppe Mazzanti, uno dei grandi assenti dei campionati Mondiali. Doveva essere la stella dell'Italia, dopo la grande prova di inizio stagione al World Baseball Classic.
Ma purtroppo per il baseball azzurro e per Mazzanti, i tempi di quel gran doppio a Francisco Rodriguez in Italia-Venezuela, sono lontani. Oggi un infortunio che lo tormenta ormai da molto tempo, ha costretto il bomber di Nettuno ad alzare bandiera bianca, a dire di no ad un Mondiale che lo attendeva come grande protagonista con la casacca azzurra. "Si è vero, al WBC sono andato alla grande e prevedevo un campionato straordinario anche per arrivare ai Mondiali in forma smaliante ma purtroppo non è stato cosi – ha detto Mazzanti – Dopo il primo infortunio ho comciato a preoccuparmi e poi da li non sono riuscito a recuperare al 100{8d75041845e04e2b09bf2adecea5497c3451db51df333a6a9f997c3ed40e3d52}. Sono davvero dispiaciuto di non essere nel roster azzurro anche perchè non ho mai rinunciato alla maglia della Nazionale e soprattutto perchè i Mondiali in Italia dopo quest'anno non so se riuscirò a giocarli più. Mazzieri mi ha aspettato fino all'ultimo giorno ed io ho fatto il possibile per esserci ma alla fine ho dovuto rinunciare".
Cosa ti aspettavi da questa rassegna iridata? "Mi apettavo un mondiale da sogno con tutta la gente negli stadi a tifare Italia e dopo la prestazione del WBC pensavo di fare ancora meglio nel Mondiale – continua The Natural Mazzanti – era veramente troppo importante per me giocare questa competizione".
Prima un campionato tribolato, sempre alle prese con i dolori alla schiena, poi lo stop, proprio nel momento decisivo della stagione del Nettuno a cui è venuto a mancare il suo bomber nella disperata corsa verso i playoff. Una assenza pagata cara dalla squadra nettunese, priva del suo miglior giocatore per tutto il resto della stagione, coppa italia compresa, cosa è successo a Giuseppe Mazzanti? "Praticamente ho un problema all'anca, ad un muscolo tendineo che parte proprio dall'anca e unisce il femore che non mi permette di correre e di giocare. I tempi di recupero non saranno cosi corti, ci vorrà un pò, ma ad oggi non so ancora quanto".
Oltre alla tua assenza a l'Italia mancherà anche l'altro slugger, Alex Liddi. Che nazionale vedremo secondo te? "Certo un pò di potenza l'abbiamo persa ma secondo me ci sono giocatori nel roster che possono fare bene. Credo che con la mia presenza e quella di Liddi sarebbe stata un'altra cosa. Ho seguito le amichevoli e L'Italia ha fatto molto bene, comunque giocatori potenti nel box ci sono, e vedremo una Nazionale molto aggressiva e veloce sulle basi".
Il manager Marco Mazzieri ha avuto nei tuoi confronti parole bellissime, ti considerava praticamente il trascinatore della sua Nazionale, accogliendo con grande dispiacere la tua rinuncia: "Con Marco ci siamo sentiti quasi tutti i giorni e mi ha fatto un enorme piacere che lui mi consideri un trascinatore di questa squadra. Mi ha chiesto se andavo a vedere qualche partita stando dentro al doug out insieme con i giocatori".
Cosa ti senti di dire agli azzurri? "In bocca a lupo a tutti e come sempre giocate con il cuore e soprattutto con onore per quella maglia che indossate".
Un fatto storico per il baseball italiano: non c'è in Nazionale nessun rappresentante del Nettuno, aumenta il tuo rammarico visto che dovevi essere te a rappresentarlo? "Si questo è un grosso rammarico perchè comunque Nettuno è la storia del baseball italiano e per la prima volta non vedere neanche un giocatore rappresentativo del Nettuno mi si stringe il cuore".

Informazioni su Giovanni Colantuono 80 Articoli
Nato a Nettuno nell'aprile del 1969, Giovanni Colantuono vive nella cittadina del litorale tirrenico insieme alla moglie Clara e ai suoi due figli: Christian, il più grande, gioca nelle giovanili del Nettuno, mentre Sabrina, la più piccola, è appassionata di danza ma segue anche lei assiduamente le partite in diamante. Da sempre appassionato di baseball, inizia la sua carriera giornalistica nell'emittenza televisiva privata. E' stato curatore e conduttore di "Casabase", un settimanale dedicato al massimo campionato di baseball andato in onda tra il 1991 ed il 1995, periodo in cui collabora anche con il settimanale locale "Il Granchio" ed il quotidiano "Il Tempo". Con la testata romana ha collaborato per diversi anni essendone anche inviato alla Coppa dei Campioni nel 1991 a Parigi e nel 1992 a Rotterdam. Per GTV, emittente locale della provincia di Roma, ha curato e condotto numerosi programmi sportivi come "Il Nostro Sport" che trattava di discipline come rugby, pallanuoto, volley e pallacanestro, "Dimensione Sport Giovani" che si occupava dei settori giovanili delle numerose società sportive della provincia di Roma. E' stato inoltre radiocronista di Idea Radio Nettuno con cui ha raccontato gli scudetti vinti dal Nettuno negli anni '90. Il giornalismo è sempre stata la sua grande passione che ha appagato con le numerose collaborazioni con testate nazionali e locali, ritagliando spazi di tempo dal suo lavoro in una multinazionale americana. Autore di due film dedicati a due importanti successi: "Parigi, il Nettuno sul trono d'Europa" dedicato alla conquista della terza Coppa dei Campioni del Nettuno e "Italia campione d'Europa a Nettuno" dedicato alla vittoria degli Europei della Nazionale di Silvano Ambrosioni nel '91 allo Steno Borghese di Nettuno. Hobby preferiti la lettura ed... i videogiochi sul baseball, naturalmente. Dal 2008 è addetto stampa del Nettuno BC: "Curare l'ufficio stampa di una società così gloriosa è per me motivo di grande onore, soprattutto perchè per un nettunese - ricorda Colantuono - il Nettuno BC è una cosa che ti scorre nelle vene".

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