Girata la boa, ventuno alla fine

Grande interesse per il derby tra Fortitudo e Cariparma, attesa da un calendario difficile da qui a fine giugno. Possono approfittarne la T&A e la Danesi. La Telemarket dell'ex-Mazzotti attende il Montepaschi

Arrivati al giro di boa, comincia la seconda parte del campionato di A1. Sette giornate, ventuno partite in tutto per capire quali saranno le quattro squadre che giocheranno i play off. O meglio, le altre due, visto che almeno al momento attuale sembra assolutamente fuori da ogni discussione la qualificazione alla post season di Telemarket Rimini e Fortitudo Bologna.
Ma da qui a fine giugno la situazione potrebbe cambiare, e anche di molto, nelle zone centrali. In particolare a rischiare maggiormente è il Cariparma, che nelle prime quattro giornate incontrerà nell'ordine Bologna, Rimini e Danesi Nettuno, preceduta quest'ultima dalla sfida ad un Montepaschi Grosseto quasi uscito dai giochi play off, viste le nove sconfitte nelle ultime dodici partite. Proprio il derby tutto emiliano incarna i motivi di maggiore interesse di questo fine settimana. Bologna sembra la formazione in assoluto più in forma. Ha fatto suo il trittico contro il Rimini, arriva da undici vittorie nelle ultime dodici partite, è forte sia del migliore attacco del campionato (.294 di media) che del secondo miglior monte di lancio, 2.82 di pgl, dietro solo al Rimini con il quale come detto divide la vetta della classifica.
Un calendario che se da un lato è sfavorevole per i ducali, potrebbe permettere almeno sulla carta alla T&A San Marino di rientrare in gioco. Questa settimana i campioni d'Italia sfideranno la neopromossa Palfinger Reggio Emilia, quindi la settimana prossima se la vedranno contro il De Angelis Godo. E' vero che sono due squadre a caccia di punti salvezza, ne sa qualcosa la Danesi che proprio a Reggio ha perso venerdì scorso una partita rocambolesca e di fatto la possibilità di avvicinarsi ulteriormente alla vetta della classifica. E' altrettanto chiaro però che la formazione di Bindi dovrà per forza tentare la tripletta, in entrambi i casi, se vuole dire ancora la sua in chiave play off. A conti fatti, deve recuperare due partite al Parma su ventuno disponibili, e considerato che ad inizio luglio c'è lo scontro diretto è sicuramente comodo arrivarci più vicini possibile.
Un discorso identico vale per il Nettuno, che in attesa della visita del Bologna va a casa del Godo. All'andata la formazione di Faraone colse l'unica tripletta ottenuta sino a questo momento in campionato, soffrendo non poco soprattutto in garauno. A penalizzare sino a questo momento i tirrenici non solo il rendimento a volte altalenante dei propri lanciatori, ma anche per qualche infortunio di troppo. A Godo probabilmente si registrerà ancora qualche assenza, mentre una formazione tipo la si potrebbe vedere quando al Borghese scenderà la Fortitudo, con l'infermeria che potrebbe svuotarsi almeno in parte. Il Nettuno ha quasi l'obbligo di ripetere il tris dell'andata e consolidare la terza piazza che attualmente occupa, in attesa di tempi migliori per tentare un'eventuale scalata alla vetta.
Chiude il quadro della giornata la sfida che opporrà la Telemarket al Monte Paschi. Come accennato in precedenza, la squadra toscana è ad un vero e proprio bivio, che si pone davanti contro un'avversaria a dir poco ostica. Un risultato positivo in Romagna potrebbe consentire ancora qualche residua speranza. Il precedente dell'andata però non fa ben sperare. All'opening day la formazione dell'ex-Mazzotti infatti passò tre volte allo Iannella.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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