"A 70 anni difficile soffrire ancora per l'emozione"

Dopo 8 anni di assenza Giampiero Faraone torna sulla panchina del Nettuno e si racconta a Baseball.it: il campionato 2009, i pronostici per i playoff, il futuro dell franchigie, i giovani, la Nazionale italiana…

"Non ho dimenticato il clima campionato" esordisce così Giampiero Faraone alla ripresa degli allenamenti dopo la European Cup, nella settimana che porta all'Opening Day dell'Italian Baseball League 2009. Un play-ball che per il manager della Danesi vuole dire ritornare al massimo campionato italiano dopo 8 anni. Era infatti il 2001 quando Faraone lasciò la guida del Nettuno con lo scudetto sul petto per guidare la nazionale italiana. "Grazie a tutto l'ambiente è stato facile ritrovarmi subito a mio agio – dice Faraone nell'intervista rilasciata a Baseball.it – sono comunque tranquillo, a 70 anni è difficile soffrire ancora per l'emozione".
Come sta il Nettuno dopo la qualificazione alla Final Four di European Cup, alla vigilia di un campionato che la vedrà tra le sicure protagoniste? "Fortunatamente, a parte Manny Alexander che sarà squalificato per la prima partita, gli altri sono tutti a disposizione, compreso Carlos Richetti che si era infortunato contro il Rouen. L'ecografia ha escluso problemi muscolari, quindi anche Richetti sarà disponibile, valuteremo comunque se sarà il caso di farlo giocare o meno".
Il Nettuno è tra le favorite per la vittoria finale, ma partire con i favori del pronostico è anche una posizione scomoda. Chi vede Faraone tra le più accreditate per il successo finale? "Come sempre ci sono tre o quattro squadre che partono per vincere, non vedo una favorita in particolare. Possiamo indicare quelle favorite per l'ingresso ai play-off, ma poi in post-season è tutta un'altra storia. Ci si gioca tutto in 15-20 giorni. Chi arriverà in forma in quel periodo e senza giocatori importanti infortunati avrà la meglio. Forse noi, il San Marino, il Rimini ed il Parma abbiamo qualcosa in più, e ritengo il Grosseto una grossa incognita".
Il 2009 è un anno importante per il baseball italiano. Il Mondiale, l'avvicinamento al campionato a franchigie del 2010. Qual'è il Faraone pensiero sul futuro del batti e corri italiano, ovvero le franchigie? "Sono leggermente perplesso, ma tentare non nuoce – prosegue l'allenatore del Nettuno – speriamo che dopo, se dovesse andare male, non si paghino le conseguenze".
Gli oriundi, i molti stranieri, ora anche i comunitari… quale dovrebbe essere la strada da seguire? "La strada è quella dello sviluppo dei settori giovanili ed il Nettuno questo discorso l'ha sempre portato avanti. In continuazione escono fuori giovani pronti da lanciare in prima squadra. Prima parlavo di perplessità proprio per questo, perchè in altre piazze purtroppo il baseball non è strutturato come a Nettuno. Si va a pescare all'estero senza dare spazio ai giovani italiani".
La Nazionale, è reduce dal WBC, ma al Mondiale di settembre sarà tutt'altra squadra…"Il campionato del Mondo è sempre una competizione difficile, perchè verranno squadre attrezzate con molti giocatori professionisti. Ci sono nazioni che possono scegliere il loro roster tra una grande quantità di giocatori di grande livello. Potrebbero formare due nazionali, noi invece in Italia con un campionato a otto squadre, fatichiamo anche a costruirne una. Per forza di cose si deve andare a scegliere tra gli oriundi, con la speranza che siano di livello".
Bentornato Giampiero, il campionato italiano necessitava di un personaggio di tale valore, con questo carisma. E forse ne aveva bisogno ancor più bisogno proprio la Danesi Nettuno. Non a caso l'ultimo scudetto in riva al Tirreno è quello del 2001, quello con Giampiero Faraone nel dugout.

Informazioni su Giovanni Colantuono 80 Articoli
Nato a Nettuno nell'aprile del 1969, Giovanni Colantuono vive nella cittadina del litorale tirrenico insieme alla moglie Clara e ai suoi due figli: Christian, il più grande, gioca nelle giovanili del Nettuno, mentre Sabrina, la più piccola, è appassionata di danza ma segue anche lei assiduamente le partite in diamante. Da sempre appassionato di baseball, inizia la sua carriera giornalistica nell'emittenza televisiva privata. E' stato curatore e conduttore di "Casabase", un settimanale dedicato al massimo campionato di baseball andato in onda tra il 1991 ed il 1995, periodo in cui collabora anche con il settimanale locale "Il Granchio" ed il quotidiano "Il Tempo". Con la testata romana ha collaborato per diversi anni essendone anche inviato alla Coppa dei Campioni nel 1991 a Parigi e nel 1992 a Rotterdam. Per GTV, emittente locale della provincia di Roma, ha curato e condotto numerosi programmi sportivi come "Il Nostro Sport" che trattava di discipline come rugby, pallanuoto, volley e pallacanestro, "Dimensione Sport Giovani" che si occupava dei settori giovanili delle numerose società sportive della provincia di Roma. E' stato inoltre radiocronista di Idea Radio Nettuno con cui ha raccontato gli scudetti vinti dal Nettuno negli anni '90. Il giornalismo è sempre stata la sua grande passione che ha appagato con le numerose collaborazioni con testate nazionali e locali, ritagliando spazi di tempo dal suo lavoro in una multinazionale americana. Autore di due film dedicati a due importanti successi: "Parigi, il Nettuno sul trono d'Europa" dedicato alla conquista della terza Coppa dei Campioni del Nettuno e "Italia campione d'Europa a Nettuno" dedicato alla vittoria degli Europei della Nazionale di Silvano Ambrosioni nel '91 allo Steno Borghese di Nettuno. Hobby preferiti la lettura ed... i videogiochi sul baseball, naturalmente. Dal 2008 è addetto stampa del Nettuno BC: "Curare l'ufficio stampa di una società così gloriosa è per me motivo di grande onore, soprattutto perchè per un nettunese - ricorda Colantuono - il Nettuno BC è una cosa che ti scorre nelle vene".

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