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La lunga volata è cominciata ma il gruppo resta più che mai compatto, almeno per quanto riguarda la fatidica zona play-off. Un girone fa questo turno di campionato, il primo del nuovo torneo a otto squadre, fece registrare quattro triplette ma adesso la musica è decisamente cambiata e nessuno è riuscito a bissare l’impresa dell’andata per tentare di allungare sulla concorrenza.
Ci ha provato la capolista MontePaschi Grosseto sul diamante di Serravalle, dove tornerà tra poco più di una settimana per tentare la scalata europea svanita in finale un anno fa. Pur senza strafare, la formazione di Mazzotti aveva portato via garauno con un esempio di concretezza (grande Mikkelsen sul monte, decisivo l’homer di Kelly Ramos) bissando il successo con merito nella pomeridiana (11 valida) ma soltanto all’ultimo attacco grazie allo scatenato Lollio. Il tris è però sfumato in garatre dove la T&A è riuscita orgogliosamente ad interrompere una preoccupante striscia di 7 sconfitte consecutive aggrappandosi al redivivo Martignoni, con Newman e Nyari abili stavolta a conservare il vantaggio. I maremmani restano dunque davanti a tutti con una sola lunghezza di vantaggio ma il primato appare per il momento giustificato dalla maggiore continuità e da uno stato di forma sicuramente soddisfacente. Per i titani invece sembra sempre più chiara l’intenzione di puntare tutto sulla Coppa dei Campioni.
Continua intanto a farsi largo il Cariparma, che dopo la prestigiosa tripletta sui campioni d’Italia della Telemarket, ha infilato due vittorie anche contro l’Italeri Bologna (ma il confronto diretto pende dalla parte dei felsinei dopo il 3-0 dell’andata). Senza la beffa finale nell’anticipo di giovedì, i ducali starebbero festeggiando un altro filotto ma l’aver messo in difficoltà Matos in garauno e l’aver riproposto un Toriaco ad eccellenti livelli in garatre, sono fatti che lasciano ben sperare l’ambiente parmigiano dove l’entusiasmo sta giustamente lievitando di partita in partita. Sulla sponda Fortitudo ci si può consolare con il monte di lancio, che garatre a parte, ha retto più che bene il confronto con il miglior attacco del campionato contro cui invece erano naufragati i pitcher riminesi.
A proposito della Telemarket, il periodo no si è fatto sentire in parte anche a Novara dove un’Avigliana agguerrita più che mai, è riuscita a strappare una parttita ai campioni d’Italia dopo aver fatto altrettanto una settimana prima con la Danesi Nettuno. Continua per i Pirati la maledizione di garauno (sesto ko di fila) in cui Hartmann fatica a reggere (a breve il partente potrebbe diventare il nuovo arrivato Roberts) ma il vero problema in questo momento per la squadra di Mike Romano sembra essere il box di battuta, autore di sole 11 valide nelle prime due partite prima di trovare un minimo di ossigeno in garatre. Può sorridere la matricola piemontese con Calderon che ha strappato la sua prima vittoria stagionale salvata dal nuovo arrivato Escobar, un’iniezione di fiducia importante sulla strada di una salvezza del tutto possibile.
L’ultimo posto però va stretto anche alla De Angelis Godo, capace di violare il Borghese di Nettuno in garadue, una partita dove i Goti sono molto ben attrezzati sul monte di lancio potendo contare sulla staffetta Cillo-Agostinelli-Crudale. Ne sa qualcosa la Danesi che pur avendo messo in vetrina un grande Carrara e ritrovato la potenza del duo Camilo-Freire, deve fare i conti con una battuta d’arresto sicuramente inattesa alla vigilia.
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