In sei per i play off. Sempre in coppia

A meno trenta dalla fine della regular season si cominciano a delineare le squadre che lotteranno per la post season

Otto squadre sempre a coppie, esattamente come due settimane orsono. Ma stavolta il campionato dopo quattro dei suoi quattordici turni sembra cominciare a prendere una fisionomia ben precisa. Come da pronostico, con Telemarket e Monte Paschi in testa, Danesi e Italeri a inseguire a due lunghezze di distacco. D’altro canto se le prime quattro della classe si sono scontrate tra loro, a mo’ di semifinale, era inevitabile che la classifica si accorciasse da qualche parte. Ne sono venute fuori in ogni caso sei belle partite, all’insegna di quel grande equilibrio che potrebbe rivedersi se effettivamente a fine luglio le prime quattro resteranno queste. I campioni d’Italia hanno fatto valere il fattore campo contro il Bologna, lasciando alla formazione di Nanni solamente la partita del venerdì ma senza mai schiacciare l’avversaria. Idem per il Nettuno che peraltro è andato vicinissimo addirittura alla tripletta, ed in casa del quale è tornato un po’ di sorriso. Il nuovo acquisto Carrara dovrebbe sistemare molte cose per il venerdì, nelle due vittorie contro il Grosseto c’è lo zampino di Freire e Camilo (sinora più fischi che applausi per loro), i lanciatori italiani continuano a rappresentare una splendida certezza, visto che il Nettuno è l’unica squadra ad aver sempre vinto nella gara del sabato sera.
Ma non perdono un colpo nemmeno Cariparma e T&A, che riescono a completare la tripletta ai danni rispettivamente di Godo e Avigliana e a rifarsi prepotentemente sotto, adesso ad una sola partita di distanza dal terzo posto. I risultati dell’ultimo weekend hanno spinto molto giù sia Avigliana che De Angelis. Proprio quest’ultima lo scorso anno era andata vicinissima ad un piazzamento nei play off, che al momento distano cinque lunghezze. Quando di partite alla fine ne mancano già solo trenta.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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