Davis firma con i D-Backs, Sosa accordo con i Texas Rangers

Dopo l’arrivo di Randy Johnson, Arizona rafforza ancora il suo monte di lancio – Bonds ancora nei guai, stavolta per uso di anfetamine – Le Majors salutano il ritorno di Sammy Sosa

Anche se le grandi operazioni di mercato tra i club delle Majors sono di fatto già state concluse, qualche interessante colpo di mercato continua a scuotere il periodo invernale. Particolarmente attivi gli Arizona Diamondbacks che, dopo essersi garantiti il ritorno del figliol prodigo Randy ‘Big Unit” Johnson (a soli due anni dalla clamorosa cessione agli Yankees) e raggiunta l´intesa con il seconda base Orlando Hudson e con il rilievo Brandon Lyon, si sono assicurati le prestazioni di Doug Davis. Il trentunenne lanciatore mancino, in disaccordo con i Milwaukee Brewers (record 11-11 con 4.91 di media PGL in 34 gare da partente nel 2006), ha preferito la formazione di Phoenix siglando un contratto triennale. L’accordo prevede anche l’arrivo dell’altro mancino Dana Eveland e dell’esterno Dave Krnyzel in cambio di Greg Aquino, Claudio Vargas e Johnny Estrada che la prossima stagione vestiranno la casacca di Milwaukee.
Con l’acquisto di Doug Davis, Arizona rinforza ulteriormente il monte di lancio che inizia ad essere davvero molto solido e si candida a tornare protagonista dopo cinque stagioni di anonimato nella West Division della National League.
A proposito di West Division, non si placa la tempesta sui Giants, investiti per l’ennesima volta dal ‘caso-Bonds”. Lo slugger, già sotto inchiesta per aver probabilmente fatto uso di steroidi, sembra che sia risultato positivo ad un primo test sulle anfetamine effettuato nella passata stagione. Lo scrive il New York Daily News. La squadra di San Francisco sta accusando il colpo perché Bonds sostiene di aver preso dall’armadietto del compagno Mark Sweeney una sostanza non ben identificata ma che si ritiene essere un forte stimolante.
Bonds ha però smentito il fatto, anzi ha voluto porgere le scuse a Sweeney per essere stato tirato in ballo: "Mark è un compagno di squadra ed un amico. Non mi ha dato nulla e non ha nulla a che fare con questa storia. Desidero esprimere le mie scuse a Mark e la sua famiglia come pure ai miei compagni di squadra, all’organizzazione dei San Francisco Giants e a tutti i tifosi”.
Dopo un anno di assenza, Sammy Sosa (588 fuoricampo in 18 anni di onorata carriera) tornerà a calcare il palcoscenico delle Majors. Autentica bandiera dei Chicago Cubs, dove giocò dal 1992 al 2004, l’esterno entrò in rotta di collisione con il coach Dusty Backer nel 2004. Dopo una stagione poco più che anonima con i Baltimore Orioles, Sosa non trovò nessuna squadra in grado di soddisfare le sue richieste e così, a seguito di diversi giorni di trattative con i Nationals che gli offrivano un contratto nelle leghe minori, Sammy decise che era giunto il tempo di riporre guanto e mazza e riposarsi un po’. Adesso pare abbia accettato la proposta dei Texas Rangers, squadra nella quale aveva militato nel 1989, anno del suo esordio in Majors, dove potrà giocare sia come esterno destro che come battitore designato, approvando quella tipologia di contratto che lo scorso anno decise di rifiutare. Si stanno ancora mettendo a punto i dettagli, ma l’accordo è ormai fatto e l’ufficializzazione è attesa a giorni e Sosa parteciperà quindi allo spring-training dei Texas Rangers.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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