"La partita dei sogni"

Il ritorno in Italia di Mr. Morgan ha risvegliato in Marco Borri un fantastico ricordo. che pubblichiamo integralmente

Parma, 12 Settembre 1971, Campionati Europei, serie di finale al meglio delle tre Italia contro Olanda.
I fortissimi Orange hanno vinto gara-1 per 4-2 e l’Italia deve vincere per poter sperare in una decisiva gara-3 per l´assegnazione del titolo.
Per questa partita, di vitale importanza, la batteria partente è formata da due promettenti ventenni, Giacomo Bertoni e Giorgio Castelli.
Il match è ancora sullo 0-0 a inizio nono e l’Italia che va in attacco con gli ultimi 3 uomini del lineup, Vic Luciani, Claudio Iaschi e il lanciatore Bertoni (allora non esisteva ancora la regola del DH).
Luciani batte un singolo a destra, il pubblico (6000 spettatori …) grida ‘bunt!”, ma Chet Morgan non lo chiama perché avrebbe poi a battere il lanciatore per il secondo out e non può sostituirlo con un pinch hitter perché abbiamo solo Bertoni per lanciare.
Iaschi va strikeout, ma sul terzo strike Luciani ruba la seconda.
Bertoni (mentre il pubblico incredibilmente continua a urlare ‘bunt!” anche se abbiamo già un out) batte una corta rimbalzante sull’interbase che lo elimina in prima e Luciani sull’azione arriva in terza.
A questo punto dovrebbe battere Carlos Passarotto (0/3 fino ad allora e in periodo opaco) e allora Morgan inserisce Giampaolo Mirra pinch hitter, il quale batte la valida fra difensore e cuscino di terza che porta a casa il punto del vantaggio.
Nella parte bassa dell’inning Bertoni difenderà ancora lo zero, con Daniele Bolsi che entra in seconda sostituendo Mirra e Luciani interbase al posto di Passarotto. Indimenticabile.
Marco Borri

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