Tra conferme e sorprese

La Telemarket resta in vetta nonostante le difficoltà di organico ma la vera rivelazione ha i colori giallobù della Comcor Modena. E intanto Grosseto e Italeri continuano a stentare.

E’ un po’ romagnolo e un po’ emiliano il dialetto più in voga dopo il quarto turno di campionato. Se la copertina spetta di diritto alla Telemarket Rimini, riuscita nell’impresa di centrare la doppietta contro la Danesi Nettuno nonostante una formazione difensiva improvvisata, sugli scudi c’è anche la Comcor Modena, protagonista di due grandi vittorie al cospetto della corazzata Colonie della Maremma Grosseto.
Per i Pirati di Rimini è arrivata la quarta doppietta consecutiva che vale il primo posto solitario in classifica, ma di certo il doppio successo sui tirrenici di Bagialemani è il più pesante tra quelli ottenuti fin qui dalla truppa di Mike Romano. Costretto a rinunciare alla sua miglior mazza (Chiarini), il manager neroarancione ha dovuto fare i conti anche con il forfait difensivo di Lucca (schierato solo come dh) al quale si è aggiunto quello di Carrozza (problemi alla schiena) in garatre con il risultato che sabato sera si è vista un’inedita Telemarket con Spinelli in prima, Agli all’esterno sinistro, Oropeza in terza e addirittura Buccheri in seconda. Fatta di necessità virtù, Rimini si è aggrappata al suo mound capitanato dal sempre più straordinario Cabalisti (zero pgl in oltre 20 riprese lanciate) ma che sabato sera ha messo in vetrina anche Patrone e D’Amico, rimasti finora leggermente in ombra. Sembra incredibile che i neroarancioni siano davanti a tutti nonostante il suo box abbia prodotto un 218 di media battuta tutt’altro che entusiasmante, ma oltre al monte c’è un gruppo unito e compatto, come ha confermato l’abbraccio totale per Baldacci, autore della valida decisiva all’11° inning di garatre quando il catcher riminese, al rientro dopo un anno di inattività, era fermo a 1/37. Ci è rimasta male la Danesi Nettuno, che dopo una meritata affermazione in garauno trascinata dal solito Ventura e nonostante l’infortunio in partenza di Sanchez Lopez, ha alzato bandiera bianca nella pomeridiana (dove si è fatto male anche Candela) vanificando però in serata la bella prestazione di Costantini. Ma l’impressione è che i laziali, nonostante qualche problema in pedana in una delle due gare del sabato, abbiano tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo.
Super Modena al ‘Torri” dove Grosseto ha conosciuto altri due stop proprio nelle partite in cui pareva imbattibile. Un Navarro irriconoscibile (sarà ancora in Maremma il suo futuro?) e troppo nervoso in garauno ha lasciato la pedana a Miniel, punito però all’11° proprio dall’ex più atteso, quel Nelwin Sforza sempre più protagonista nel box di questo inizio di stagione e per la cui partenza a Grosseto si staranno mordendo le mani, visto anche il rendimento di un Torcato sempre più in bilico. E dopo un’altra prova convincente dell’ex bollatese Oberto, in serata è arrivato un brusco stop per un Riccardo De Santis che non è ancora riuscito a trovare il suo solito ritmo. Dietro a tutto questo c’è però il Comcor Modena, presentato in avvio di campionato come dovesse rivestire i panni della comparsa e che invece sta stupendo tutti. La coppia Roman-Guzman in garauno è destinata a dare del filo da torcere a chiunque e poi c’è la bellissima sorpresa Matt Marrone, che dopo gli scalpi di Nettuno e San Marino, si è preso anche quello del Grosseto. Senza contare un line-up che tocca (26 valide nel week-end) producendo extra-base come se piovesse.
Zitto zitto continua la sua marcia anche il verde Ceci&Negri Parma, che al ‘Reatini” di Anzio ha battuto 34 valide scivolando però in extremis in garauno contro la coppia Sangilbert-Florian ed un line-up, quello anziate, capace di far fruttare al massimo le sole 5 hit colpite. Ennesimo segno tangibile comunque di un campionato che nasconde insidie per tutti in ogni partita. Ne sa qualcosa l’Italeri Bologna, che contro la matricola De Angelis Godo voleva la tripletta per riguadagnare il terreno perduto in partenza ma che ha finito per scontrarsi con la volontà di non mollare dei ravennati, molto più di una squadra simpatia. Nell’anticipo televisivo di giovedì c’è voluto l’homer di Pantaleoni al 9° per vincere la resistenza della De Angelis. Quasi bis in garauno dove Taveras ha spaventato Matos con la Fortitudo però capace di vincere battendo appena 3 valide. E qui sta il dilemma per il nove di Nanni, un box che non ne vuole sapere di decollare (15 valide in tre partite per un line-up come quello felsineo sono poche qualunque sia l’avversario affrontato) e che in garatre si è fatto dominare dai lanci dell’ex Mura, protagonista sul monte per Godo che invece ha messo in vetrina il trio Carvajal-Petracca-Taveras davvero distruttivo nel box.
Tra equilibrio e palle che scavalcano la recinzione, per ora è davvero un bel campionato.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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