Cuba vince 3-1 ed è la prima finalista del WBC

I pitcher di Cuba spengono le mazze dominicane e portano la squadra di Velez in finale

La combinazione Yadel Marti – Pedro Lazo, colpisce ancora e, dopo aver dato a Cuba la vittoria sul Venezuela nel girone elminatorio della seconda fase, si ripete nella ancor più difficile prova contro la Repubblica Dominicana di Pujols, Ortiz, Beltre e Alou.
Proprio il rendimento del cuore del line up dei dominicani è il dato che più spiega l'incontro: 2 valide su 15 turni in totale, tra cui un texas fortunoso tra interbase ed esterno centro. Ancora più colpevole questo pessimo rendimento delle mazze dominicane se si pensa che Polanco e Tejada, i primi due uomini del line up, in base ci sono andati quattro volte, segnando un punto.
La gara inizia con Colon sul monte per i domincani: il miglior lanciatore della American League del 2005 usa vari tipi di dritta e lavora prevalentemente i fili esterni. Non da quasi mai nulla di battibile agli avversari anche se di tanto in tanto qualche valida la incassa ed al secondo inning mantiene pulito il tabellino solo grazie ad una presa in linea del seconda base Polanco. Al primo inning i cubani sono più pazienti ma già dal secondo si fanno più aggressivi: questo ha permesso a Colon di arrivare a finire la partita dopo sei inning senza aver superato il limite prefissato dal manager Manny Acta, di 80 lanci.
Sull'altro versante il giovane Yadel Marti si lavora su entrambi i lati del piatto senza quasi mai usare la dritta. Riesce a confondere le idee ai dominicani lanciando molti ball e utilizzando inizialmente un caricamento con una lieve esitazione a metà movimento. La difesa cubana non è impeccabile ma Marti mostra abbastanza sangue freddo e dopo aver cambiato caricamento comincia ad essere più aggressivo e mette anche due strike out, approfittando del fatto che la parte bassa del line up dominicano è decisamente più abbordabile.
In attacco Cuba vorrebbe provare il bunt a sorpresa diverse volte ma dato che spesso Colon inizia con un ball la cosa non gli riesce. Mettono in base diversi uomini ma pur battendo due singoli sia al secondo che al quarto inning, non riescono a passare la seconda base.
Il primo brivido arriva al quinto inning di attacco dominicano: dopo un singolo di Alou con un out, Velez decide di mettere Lazo al posto di Marti. Al momento del cambio Marti e Lazo si abbracciano suscitando sorpresa nel publbico per questi gesti inusuali. Lazo concede una base ball ma poi mette al piatto Taveras e sullo stesso lancio Pestano chiude la ripresa cogliendo Alou che cercava di rubare la terza.
Il punto dei dominicani è pero rinviato di un solo inning: al sesto Polanco batte un singolo seguito da Tejada che lo spinge in terza. Sembra l'inizio di un tracollo ma gli slider di Lazo continuano ad essere di difficile lettura per i dominicani. Pujols batte una rimbalzante su Paret che assiste a casa e prende in ballerina Polanco. Ortiz va anche lui fuori tempo e causa l'out forzato di Pujols in seconda. Il punto entra infine su un errore di Gourriel sulla battuta di Beltre. Al cambio di campo succede un po' di tutto e Cuba ne esce in vantaggio 3-1. Inizia la ripresa il partente dei Dodgers Odalis Perez e Gourriel lo accoglie con una rognosa battuta su Beltre che sbaglia l'assistenza e lo manda in seconda base. La fortuna aiuta poi Borrero la cui lenta rimbalzante non esce e coglie di sorpresa un frastornato Beltre. Borrero ruba poi la seconda e Cepeda batte abbastanza profondo sul seconda base per far entrare con Gourriel il punto del pareggio. Ancora un cambio sul monte e con il diamante chiuso Urrutia batte un singolo sul nuovo entrato Solomon Torres che vale il 2-1 per Cuba. Il definitivo 3-1 arriva con una volata di Ramirez dopo che lo stesso esterno centro aveva mancato di pochi centimetri un doppio lungo linea.
Lazo dal canto suo procede con grande sicurezza ed all'ottavo pur mettendo due uomini in base costringe Ortiz ad una innocua volata e poi Beltre batte secco ma nel guanto di Cepeda.
Sempre all'ottavo è ancora Cuba a caricare le basi con un out ma con line up indebolito dai cambi con i pinch runner nell'inning precedente non combina nulla.
Al nono Lazo chiude in crescendo con missili a 95 miglia all'ora dopo che sia lui che Marti avevano basato la loro gara sui lanci ad effetto. La partita si chiude con Alfonso Soriano che va strike out ed i cubani in festa davanti ad un pubblico sorpreso ed ammirato dalla intensità di gioco degli uomini di Velez.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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