BOLOGNA È grande la gioia in casa Fortitudo per il settimo titolo della storia. ‘Abbiamo vinto, è stata dura e sinceramente pensavo fosse più facile, però osservando con attenzione San Marino ho capito il perché del loro approdo in finale, hanno un ottimo monte di lancio e hanno giocato veramente ad alto livello, ha analizzato con grande flemma il presidente del Bologna, Alfredo Pacini. ‘Da presidente non posso chiedere di più: la mia squadra ha vinto lo scudetto, davanti al suo pubblico. Aggiungiamo che abbiamo fatto quattro incassi… L’anno scorso il Grosseto è stato superiore a noi – ha proseguito –, si è inserito come un cuneo nella nostra cavalcata. Quest’anno ce lo siamo meritato. Si chiude un ciclo con l'addio di Cretis e quello probabile di Mazzotti, ma se ne aprirà un altro, la Fortitudo vuole continuare a vincere. C’è da conquistare una Coppa Campioni a cui io personalmente tengo tantissimo; ce la giocheremo con Grosseto, San Marino e Neptunus, sarà una sfida bellissima. Infine, ci tengo a ringraziare Mazzotti, è stato un grande personaggio del nostro baseball, abbiamo passato insieme 6 anni intensi, ci ha dato tanta professionalità e lo ringrazio sentitamente. Dove andrà sicuramente farà bene7I>.
L'ultimo scudetto, è sempre il più bello: ‘Penso che sia lo scudetto più bello che abbia vinto in carriera. Partite difficilissime, onore al San Marino che ha disputato una serie incredibile ha commentato David Rigoli –. Chi ha dato per scontato questa finale si è sbagliato di grosso, sapevo che sarebbe stata una serie lunga. Ha prevalso la squadra che ha meritato in tutti i reparti. Matos ha dimostrato di essere il migliore lanciatore straniero del campionato italiano. Rigoli in gara7 ha battuto un doppio dopo aver guardato quattordici lanci dei pitcher avversari: ‘Mi sono trovato a fare il lead off tre volte consecutive e la mia indole è quella di arrivare in base. È andata bene, sono contento che il doppio sia arrivato in un momento importante, al settimo inning. Eravamo in vantaggio di 1-0 e un punticino ci faceva davvero comodo.
Felicissimo, Giovanni Pantaleoni, al primo titolo con il Bologna dopo aver conquistato l'Italia con la casacca del Rimini:‘È incredibile, non riesco a pensare a niente. Di scudetti ne ho vinti, però in questo modo intenso è diverso. Voglio fare i complimenti al San Marino perché ha giocato al massimo del suo potenziale e in una finale non è mai facile riuscire a esprimere tutto. Noi siamo stati bravissimi altrettanto, sotto 3-2, sapevamo che gara6 era la partita della morte e abbiamo tirato fuori tutto. Abbiamo sofferto tutto l’anno come tutte le squadre. Aver vinto a gara7 è la ciliegina di una stagione spettacolare. Un campionato difficile per il terza base di Cupramontana, che da agosto in poi ha convissuto con un crisi in attacco trasninata fino ai playoff: ‘Non è stata una stagione facile, nella seconda parte della stagione ho avuto diversi problemi e sinceramente mi sono concentrato sui playoff perché la squadra stava andando bene e potevo pensare alla postseason. Per me l’importante era continuare sulla fase difensiva e abbiamo dimostrato in finale di essere i migliori.
L'ultima battuta è per capitan Daniele Frignani: ‘Vincere gara7 in un Falchi gremito è stato bellissimo. Penso che un epilogo migliore non ci potesse essere. Abbiamo giocato e vinto con il cuore. Lo scudetto di due anni arrivò da quasi 20 anni di astinenza e lo vincecco a Modena, ma questo conquistato davanti alla nostra gente, ha un altro sapore.
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