Espletata la formalità della ratifica e l'approvazione del bilancio consuntivo, è iniziata la serie degli interventi dei candidati alla presidenza della Fibs.
L'assenza di Guido Ballari, a quanto sembra bloccato all'aeroporto, ha portato sul palco quello che è il maggiore antagonista di Fraccari, Pasquale Donato del gruppo “Patti Chiari”. “Ho accettato l'invito di Patti Chiari perché voglio mettere a disposizione di questo sport la mia esperienza e la mia professionalità nell'ambito della gestione sportiva. La situazione attuale è drammatica, ci sono 60 società scomparse, ecco il motivo principale per il quale sono sceso in campo“. L'intervento del candidato si è poi esteso sui punti salienti del suo programma. “I giovani e le società sono i due elementi cardine di qualsiasi federazione, io ho trovato una grande passione, ed è giusto che l'organismo la supporti, si deve investire molto sui media per far appassionare la gente – ha detto – i problemi nascono dalle poche risorse di cui si dispone, ma si può sopperire in qualche modo. Si dovrebbe istituire un ufficio preposto con un consulente a capo che possa presentare dei progetti per i fondi strutturali dell'Unione Europea“. Per concludere “il movimento deve tornare alle società, non ci deve essere una gestione verticistica di questa federazione“.
L'intervento di Donato è poi stato seguito da accesi scambi di opinione tra alcuni candidati alla carica di consigliere ed il tavolo dell'assemblea, quindi è arrivato il momento di Bruno Sellari. Che ha iniziato chiedendo se un candidato presidente può votare, ottenuta risposta contraria ha cominciato il suo intervento. “Appoggio quello che dice Donato, poi secondo me l'istruzione giovanile nel baseball deve avvenire a bassi costi, in modo da portare i ragazzi tutti i giorni al campo. Ai miei tempi c'era ancora il servizio militare, e chi usciva dall'Accademia aveva ad esempio il brevetto di Guardia Marina. Non so che qualifica abbia chi esca da quella del baseball“. Nel finale del suo comunque breve intervento, Sellari ha sostanzialmente ritirato la sua candidatura. “Se non mi fanno votare mi ritiro, in questo modo divento un elettore normale, e invito gli altri a non dare fiducia a chi in passato ha sbagliato (in precedenza aveva fatto un riferimento al centro Quadrifoglio, nda) in modo che non si ripetano certi errori“.
Dopo Sellari, è la volta del presidente uscente Riccardo Fraccari, che ha presentato la sua relazione, iniziando con l'illustrare quale era lo stato della Fibs due anni e mezzo fa, nel momento del suo insediamento, passando poi ad un riassunto di quanto fatto in 34 mesi di lavoro. “Siamo riusciti a creare un processo di informatizzazione delle strutture, ad un decentramento e a un nuovo criterio di attribuzione delle risorse, che ha portato ad un aumento delle risorse per i Comitati Regionali – ha detto – ci siamo concentrati anche nelle strutture periferiche, riuscendo a portare 136 nuovi arbitri, a creare corsi per tecnici e gli stessi arbitri, a nuove modalità di reclutamento dell'attività giovanile soprattutto nel periodo invernale e coinvolgimento di un maggior numero di ragazzi nei progetti relativi alle selezioni regionali e del 'progetto verdeazzurro'“. Fraccari ha proseguito per diversi minuti, sempre parlando di giovanili e riguardo il problema della presunta sparizione degli juniores, è in cantiere la creazione di un campionato Under 21 a carattere regionale. Passando alle squadre seniores “l'obiettivo era la qualificazione per Atene, mancando la partecipazione alle Olimpiadi si sarebbe persa una quota di risorse consistente che ci ha permesso una preparazione adeguata in vista dell'evento e la costruzione di strutture al centro di Tirrenia di prim'ordine senza nessun onere per la Fibs. Questo, lo ricordo, sempre grazie alla qualificazione ottenuta“. Dopo aver spiegato i dettagli del rapporto con la Major League e del progetto dell'Accademia, quello del miglioramento della struttura federale e della visibilità a livello di mezzi di informazione (evidenziando le cifre della presenza televisiva), Fraccari ha concluso il suo intervento. “Tutto fa parte di un progetto integrato, molto è stato fatto grazie a tutti voi. E se insieme andiamo nella stessa direzione condividendo gli stessi obiettivi possiamo migliorare ulteriormente“
Terminato il turno dei candidati presidenti, è stata la volta degli interventi prenotati sulle dichiarazioni di voto (almeno 16), dopodiché si procederà alla votazione.
Commenta per primo