Atlanta ha conquistato venerdì sera il suo tredicesimo titolo divisionale consecutivo nella east division della National League: un miracolo ottenuto con materiale umano non eccelso, recuperando ad ottimi livelli giocatori come Hampton, Byrd e Alfonseca e forse anche per demeriti altrui. Di certo questo titolo da ancora più credito alla organizzazione dei Braves: la vittoria decisiva è arrivata con un caparbio 8-7 sui Marlins, in rimonta con 3 punti segnati all'ottavo di cui i due decisivi sul singolo di Giles e la 41-sima salvezza di Smoltz. Ieri sera poi i Braves hanno ribadito la loro superiorità con un 1-0, frutto del duello tra Hampton e Pavano, perso da quest'ultimo quando ha sbagliato un lancio su Wise che lo ha punito con un fuoricampo. Per i due posti che restano liberi per i playoff la lotta è sempre più serrata: San Francisco e Los Angeles si sono spartiti la torta. Hanno iniziato i Dodgers con un 3-2 più largo di quanto dica il risultato: ben 12 le loro valide ma punti segnati solo su due fuoricampo di Green ed Hernandez al quarto inning. Pronta rivincita dei Giants per 9-5 con il decisivo grande slam di Feliz all'ottavo inning su una fastball da 97 miglia orarie di Brazoban. Non approfittano dello scontro tra le calilforniane i Cubs che anche loro si limitano a spartirsi la posta con i Mets: 2-1 per i Cubs la prima sera con il singolo decisivo di Lee al decimo inning, 4-3 per i Mets ieri sera ancora agli extrainning con un finale incredibile. Al nono inning il rookie Victor Diaz ha punito il closer Hawkins con un fuoricampo da tre punti valso il pareggio. Alla undicesima ripresa un altro rookie, Craig Brazell, ha battuto il fuoricampo decisivo. Anche gli Astros non approfittano del mezzo passo falso di chi li precede: dopo la faticosissima vittoria per 1-0 alla decima ripresa di venerdì sera Houston è stata ancora una volta imbrigliata dal monte di Milwaukee, grazie alla grande prestazione di Obermueller, autore di una partita completa ben sostenuto dal suo attacco che ha prevalso per 8-0 guidato da Branyan. Concludiamo segnalando che i Cardinals, dal canto loro, continuano a macinare vittorie e si portano a quota 102 contro i malcapitati Rockies 5-4 e 10-6 con due squadre quasi completamente diverse per dare spazio anche alle seconde linee.
La serie tra Yankees e Red Sox è per ora pareggiata e questo garantisce alla squadra di Boston di non vedere gli avversari celebrare sul loro campo la conquista del titolo della east division: obiettivo di ripiego ma che deve aver molto motivato Boston che dopo la sconfitta per 6-4 di venerdì ha massacrato Vasquez ed i suoi 5 rilievi con un perentorio 12-5, ottenuto con 13 valide tra cui il nono fuoricampo stagionale di Mirabelli. Questa vittoria rafforza la convinzione che la lotta per la wild card nella American League sia un affare ormai chiuso. L'incertezza regna comunque sovrana nella west division dove si scontravano Anaheim e Oakland che hanno dimostrato una volta di più che la competizione è equilibrata. Venerdì sera Harden ha dominato le mazze degli Angels che sono usciti sconfitti 6-3; la sera dopo è sono stati i rilievi Rodriguez e Percival a fermare gli A's, aiutati dalle valide di Anderson e Figgins. I Rangers non guadagnano però terreno, dato che hanno perso la prima partita con i Mariners per 8-7 in una partita decisa dal singolo interno di Winn al nono inning, rifacendosi poi sabato con un 5-4 frutto dell'ottima partita del rilievo Dickey. Suzuki in queste partite si è portato a -7 dal record di valide in una stagione.
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