L'arrivederci dell'Elettron Anzio

Il ds Colaianni: “Difficile fare di più”. Il campionato onorato fino in fondo, la linea dei giovani confermata. “Ma non siamo in liquidazione”

E' finita nel modo peggiore, con una trasferta a ranghi ridotti della quale si sarebbe volentieri fatto a meno. Perché fino al termine l'Elettron Anzio, pur retrocessa, il campionato lo ha onorato. "Alla vigilia sapevamo che sarebbe stata più difficile degli altri anni – ha detto Mario Colaianni, direttore sportivo della società – solo che una serie di episodi ci hanno condizionato ancora di più". L'ossatura era quella sostanzialmente dello scorso anno: partito Casolari si sperava in Martinez, Zambelli doveva sostituire Casseri, gli altri dovevano ripetersi ai livelli del passato. Una "tegola" alla vigilia è stata l'addio di Sangilbert ma Heredia non l'ha fatto rimpiangere. L'ingranaggio, però, si è "rotto". "Purtroppo Martinez non è stato all'altezza, a questo si unisca il discorso che la rosa era corta soprattutto per il monte di lancio, e che i rendimenti sono stati al di sotto del passato". E' il caso di Tavarez, per esempio, ma anche di Imperiali e Sanna. La squadra non ha girato in battuta (addirittura neanche un fuoricampo, nelle statistiche non si ricorda una formazione che abbia fatto lo stesso nel massimo campionato) né in difesa. Soprattutto ha fallito le partite decisive, a partire dalle tre di Paternò all'andata. "Altri si erano rinforzati di più, era evidente alla vigilia – ha detto ancora Colaianni – e sapevamo di essere a rischio, poi ci sono stati una serie di fattori che ci hanno portato in A/2. Retrocediamo senza far drammi, comunque, certi di aver proseguito in una politica dei giovani che nessun altro sta facendo nella massima serie". Di Santolupo si sapeva già, è uscito bene Sparagna (che andrà all'accademia) e avendo possibilità di giocare anche Nestore Morville e Simone Bosco hanno dimostrato di poter dire la loro, lo stesso Belvisi non è andato poi così male. Certo i "big" sono altra cosa, questi ragazzi però sono una buona ossatura. "Molti stanno già facendo la corte a diversi ragazzi ma la squadra non è in liquidazione" – ha detto ancora Colaianni. La società deciderà le strategie per il prossimo anno in una riunione che si terrà tra alcuni giorni, però è facile immaginare che molti cercheranno i vari Sanna e Imperiali (classe '83 ma già una grande esperienza maturata), Richetti, Santolupo. "Decideremo cosa fare ovvero se puntare a un'A/2 per essere subito promossi oppure continuare a lavorare sui giovani, escluderei invece l'idea di una possibile richiesta di ripescaggio" – ha concluso il direttore sportivo. Il futuro anche di questi giocatori dipende dalla scelta che farà la società. Una retrocessione può starci, andare in A/2 con dignità e giocandosela fino in fondo – anche a Parma in gara 2 e 3 nonostante la situazione oggettiva – è una nota di merito assoluto.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.

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