Rimini rischia poi Chiarini salva le speranze playoff

Partita incerta fino all’ultimo decisa all’ottavo da un Chiarini in grande spolvero e dal decisivo rilievo di Bartolucci

Una gara in cui Rimini sembrava agevolmente poter portare a casa la terza vittoria ma che l’orgoglio dei siciliani ha riportato sui binari della parità prima che Mario Chiarini riportasse in vantaggio gli adiatrici fissando il 5-4 finale. Il Paternò ci ha provato fino in fondo mettendo tre uomini in base al nono inning ma le loro speranze si sono infrante sui lanci di Bartolucci chiamato a chiudere gli ultimi due out. La tripletta del Nettuno lascia poche speranze agli adiatrici ma questa vittoria lascai loro qualche speranza.
La terna arbitrale composta da Menicucci, Fusto e Scirman si trova ad arbitrare due formazioni praticamente invariate rispetto al pomeriggio eccetto per l’inserimento di Sciacca nel nono posto del lline up e all’esterno sinistro.
La partita sembra prendere un preciso binario cone Patrone sul monte adriatico a nascondere la palla ai siciliani con 8 strike out nelle prime 5 riprese con 3 valide concesse ed un solo inning in cui è costretto ad affrontare più di tre avversari. Dall’altra parte Huffman si trova eni guai fina dal secondo inning nel quale dopo uno strike out iniziale viene tradito dal suo esterno destro che non tiene la volata di Castrì che poi viene a punto sul doppio di Gaiardo che segna a a sua volta sul singolo di Crociati. Al terzo inning ci risiamo: stavolta Huffman si mette nei guai da solo lasciando un doppio a Buccheri e poi due singoli consecutivi a Di Pace (che arriva in seconda su errore dell’esterno sinistro) e Chiarini. Il 4-0 entra poi sul tentativo di giocata a casa di Lo Cascio sulla rimbalzante di Castrì. Duret decide per il cambio ma Torres esordisce con un colpito su Gaiardo che riempie le basi. Le due volate di Baldacci e Crociati evitano ulteriori danni per i siciliani e Torres prosegue per altre tre riprese senza concedere punti.
Visto il rendimento di Patrone sembra una partita morta e invece al sesto stavolta è il Paternò ad ingranare la quarta: due singoli interni mettono Sciacca e Lo Cascio sulle basi. Patrone non si innervosice: pop in diamante di Di Mare (chiamato l’infield fly) ed una rimbalzante sembrano allontanare i pericoli. Invece Agli (sempre decisivo nel box negli ultimi tempi) batte un doppio a sinistra che vale due punti. Patrone non recupera e concede un singolo a Casimiro per il 4-3. Romano corre ai ripari e fa uscire Cabalisti dal bullpen. Il capitano prima di chiudere il recinto fa scappare l’ultimo bue sul doppio di Arias che vale il momentaneo pareggio.
Al cambio di campo Buccheri apre con un singolo e poi Di Pace guadagna la base per ball. Con l’uomo in posizione punto Mario Chiarini batte la terza valida della partita e il punto del 5-4. All’inning successivo Rimini riempie ancora le basi ma non segna. AL nono innin di attacco Paternò arrivano gli ultimi brividi: Cabalisti apre con una base su ball Arias, sostituito sulle basi, data la sua mole da Christian Torres. A nulla val il cambio dato che sulla rimbalzante di Pezzullo (PH per Rizzo a zero su 3 con tre strike out) frutta l’out in seconda per la via 56. Cabalisti non chiude e anzi concede un singolo a Gorrin (anche lui sostituito sulle basi da Privitera). Romano cambia e ci azzecca: Bartolucci mette al piatto Sciacca e poi concede un singolo a Lo Cascio su cui però Pezzullo si ferma in terza a basi cariche la volata di Di Mare si ferma nel guantone di Chiarini.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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