In nazionale le “casacche” delle squadre protagoniste

Baseball, sette giocatori della Prink Grosseto. Softball, record per il Fiorini Forlì. I più giovani

E' una nazionale che veste la "casacca" dei campionati. Meglio delle squadre che sono protagoniste: il Prink Grosseto è la formazione di club più rappresentata nella nazionale di baseball, con sette giocatori, tra cui Gabriele Ermini, miglior battitore italiano di A1 (386)  e David Rollandini, imbattuto leader della media pgl (0 punti in 80 riprese). Tra i ventisette giocatori annunciati dal manager Faraone ci sono cinque portacolori dell'Italeri  Bologna campione d'Italia, compreso il capitano Claudio Liverziani.  Fiume Modena, Telemarket Rimini hanno quattro rappresentanti, il Danesi Nettuno tre. Nel roster del softball fa la parte del leone il Fiorini Forlì con otto giocatrici su quindici. Cinque azzurre (compreso il capitano Marta Gambella) giocano nel Mosca Macerata. Un rappresentante a testa hanno Caggiati Langhirano e Rhea Vendors Caronno.
Il veterano del baseball è Francesco Casolari, con 81 presenze, seguito da Claudio Liverziani a 80.  Con 223 presenze, Marta Gambella ha il record di partite giocate con la nazionale di softball. Dietro a lei una compagna di viaggio per Atene, Daniela Castellani che vanta 211 gare con la casacca azzurra. I "cuccioli" del baseball sono Peppe Mazzanti, Sandy Patrone e Carlo Richetti (unico rappresentante dell'Anzio in azzurro), nati nel 1983. Ventuno anni ha anche Ilaria Pino la giocatrice più giovane nel roster guidato da Barry Blanchard.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.

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