Aspettando Danesi – Prink…

Il quarto turno proietta le due formazioni tirreniche in vetta, con l'Italeri che incalza. Prima tripletta per il Paternò, crisi nera per la Semenzato

Antipasto migliore per il big match del prossimo week end non poteva esserci, la sfida tra Danesi Nettuno e Prink Grosseto vedrà le due formazioni entrambe in vetta a quota undici vittorie e una sconfitta, con le quinte già distanziate di sei partite. L 'apertura della settimana spetta senza dubbio ai toscani, che allo Iannella hanno letteralmente abbattuto il Fiume Modena con una tripletta che lascia poco spazio ad altre interpretazioni. Venticinque punti messi a segno, un monte di lancio che sembra dare garanzie granitiche (Navarro, Rollandini e De Santis) e che di punti al contrario ne subisce uno solo, l'attacco che è capace di far scendere di pedana qualsiasi lanciatore. Al Borghese il Grosseto ci arriverà in un momento di forma eccezionale.
Dall'altro fronte ci sarà la Danesi Nettuno, che proprio a San Marino ha subito la prima battuta d'arresto di una stagione sino a quel momento immacolata. In garadue è stato un quarto inning da dimenticare, con tre lanciatori sostituiti nello spazio della stessa ripresa, a far pendere le sorti del match in favore della T&A. Se il pitcher Billisi continua ad essere a dir poco altalenante, il resto della squadra fa abbondantemente il proprio dovere, a cominciare dai tre homer e dai punti battuti a casa di Peppe Mazzanti, dal resto del monte e da Candela che continua a rubare basi, secondo una filosofia di gioco molto aggressiva che pare caratterizzare il Nettuno di questo 2004.
La sfida clou del fine settimana apre invece ufficialmente la crisi della Semenzato Rimini, che dopo il triplo ko in casa contro il Grosseto ne subisce un altro all'Europeo contro il Ceci&Negri. Demeriti romagnoli, ma anche meriti di un Parma che si risolleva alla grande e si attesta al quarto posto, mentre Rimini è sempre in attesa di rinforzi. Peccato che tra errori difensivi e attacco a corrente alternata la situazione comincia a preoccupare.
Il terzo elemento del gruppo dei battistrada è l'Italeri Bologna, che nonostante una sconfitta in garadue in quel di Anzio arriva a quota dieci magari senza ancora brillare, o senza aver fatto vedere grandi cose considerata una mezza emergenza sul monte di lancio. La sconfitta del Bologna equivale anche ad un'affermazione importantissima per l'Elettron, che se non altro in attesa degli scontri diretti delle prossime settimane riesce a rimanere a tre partite di distanza dal gruppo delle quinte.
In coda arriva la prima storica tripletta in serie A dei Warriors Paternò, che in trasferta sul campo del Rajo Ambrosiano si impone per tre volte e raggiunge Modena, Rimini e San Marino al quinto posto e distanzia le altre due formazioni in lotta per non retrocedere. Un ko che invece inguaia terribilmente i lombardi, ancora a zero vittorie, autori di errori decisivi in difesa e anche un po' sfortunati in garatre, quando si trovavano in vantaggio all'ottavo e sembravano avviati a conquistare il successo nel recupero.
Chiudiamo dando un'occhiata molto veloce alla classifica: se è vero che Grosseto, Nettuno e Bologna sono lanciatissimi e con un discreto vantaggio, per il quarto ed ultimo posto utile per i play off la lotta sembra un affare tra cinque squadre. Ma tra scontri diretti delle prossime settimane, resurrezioni o cadute, magari tra sette giorni si parlerà di tutt'altra cosa.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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