Sì alla MLB World Cup ma con i test anti doping

Continuano le trattative per il torneo che dovrebbe essere disputato a marzo 2005. Di sicuro non ci saranno solo 8 squadre

La MLB World Cup ha una possibilità in più di nascere, dopo che i rappresentanti del Sindacato Giocatori di Major League si sono dimostrati possibilisti sui test anti doping.
Ad obbligare l'Associazione di Categoria ad accettare il dialogo è stata una forte dichiarazione del Commissioner Bud Selig, che ha detto: "Qui non si tratta di varare una norma, ma di difendere la salute di chi gioca".
"D'altra parte" ha detto alla 'Associated Press' il Presidente dell'IBAF Aldo Notari "Noi non potremmo dare il patrocinio ad un torneo che non rispetta le regole del CIO".
Ha rincarato la dose la Federazione di Cuba: "Se l'IBAF non darà il suo patrocinio, non parteciperemo".

Negli Stati Uniti, insomma, si sta facendo questo semplice ragionamento: niente test antidoping, niente patrocinio IBAF e niente Cuba e chissà chi altro. E i test che il Sindacato si è detto disposto ad accettare non paiono sufficienti al CIO e al WADA, l'organismo che di controlli anti doping si occupa.

La discussione non sarà comunque breve e per varare la prima edizione della 'MLB World Cup' nel marzo 2005 i tempi stanno cominciando a stringere.
Di certo c'è già una modifica al programma originale. Se nascerà il Mondiale non sarà a 8 squadre ma più facilmente a 12.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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