Alessandro Flisi allo Junior Parma

Il veterano, classe '71, lo scorso anno aveva militato nelle file del Poviglio

Con l'arrivo di Bellanova e Saccò il lineup del Sanson Junior Parma aveva già riempito i vuoti lasciati dalle partenze di Angrisano, Bovo e Mazzoli, ma la squadra emiliana non si è accontentata, e ha arricchito la rosa con un giocatore di grande livello. Alessandro Flisi, dopo una stagione in serie A2, con il Poviglio, avrebbe voluto tornare all'A1, con il Rajo, ma si è reso conto che gli impegni di lavoro e quelli di famiglia avrebbero reso molto problematica la cosa. A quel punto ha deciso di approdare allo Junior Parma, a cui darà un apporto non solo come giocatore, ma anche a livello di supporto tecnico. L'ex prima base di Modena, Parma e Torino ha accettato infatti anche di allenare le squadre Cadetti e Allievi.
Lo Junior spera che Flisi porti al lineup quella potenza in più che spesso lo scorso anno è venuta a mancare; non è sbiadito, infatti, il ricordo dei suoi due fuoricampo che hanno permesso alla Nazionale Italiana di accedere ai quarti di finale nel Mondiale '98.

Flisi (classe '71) esordì nel Crocetta Parma nel 1991 (3 stagioni con 18 fuoricampo), per poi approdare nella prima squadra ducale nel '94. Tre campionati con la casacca del Cariparma Angels, non sempre da titolare (soprattutto nel '94), con 15 fuoricampo e ben due scudetti vinti. Nel '97 il passaggio alla Juventus Torino dove mise a segno ben 17 fuoricampo con 61 punti battuti a casa. La stagione successiva il ritorno in Emilia, a Modena: 3 campionati e 21 fuoricampo. Infine, 6 gare a Parma nel 2001.
Flisi vanta anche una discreta carriera in Nazionale, sviluppata tra il 1990 e il 1998: 24 presenze, 282 di media battuta vita e ben 10 fuoricampo. Grande protagonista ai mondiali italiani nel '98: 6 partite, 348 di media battuta e ben 5 home-runs, due dei quali, come già menzionato, realizzati nei quarti di finale contro l'Australia, nella storica vittoria per 9-8 per gli azzurri che si classificarno al quarto posto finale.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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