Prova di forza del Canada

Altri 2 fuoricampo e 13 valide, il Messico schiantato: 8-2

Il Canada ha dato un'altra dimostrazione di forza. Con 13 valide, tra le quali altri 2 fuoricampo, che portano il totale del Canada nel torneo a 7, i nord americani hanno superato nettamente il Messico per 8-2.
Impressionante é stato soprattutto l'avvio del Canada contro il mancino Rigo Beltran, ex Major Leagues: singolo di Nicholson, fuoricampo di Clapp e 2-0 dopo soli 2 battitori.
Contro il partente canadese Nichols, che gioca a Taiwan, il Messico stava per rendere la pariglia. Fernandez ha battuto un singolo e Heber Gomez ha spedito una volata lunghissima a sinistra. La differenza l'ha fatta probabilmente la statura dell'esterno canadese Guiel, che con un balzo ha colto al volo.
Quando al quarto, contro il primo rilievo messicano Rubio, il catcher dei tampa Bay Devil Rays la Forest ha colpito un fuoricampo (con un compagno in base) che é uscito di centimetri, si é capito che per il Messico non era serata.

Il Canada ha allargato progressivamente il punteggio con La Forest a brillare ancora di luce propria (2 doppi). Il Messico ha provato ad alternare i lanciatori, mandando in pedana Victor e Octavio Alvarez e Nieblas, ma non é riuscito a restare in partita.
Dopo le paure iniziali Nichols si é ripreso e ha subito solo un punto al sesto, su doppio di Fernandez. Per il Canada hanno lanciato anche Bell, Devey e Obiltree.

“Siamo una gran squadra” ha esultato Patrick La Forest a fine gara “E siamo un gran gruppo. Per me rappresentare il Canada é una gioia immensa. Le Olimpiadi sono ogni 4 anni e per me é la prima occasione. Il mio fuoricampo? era una dritta esterna. E' uscita di poco, ma é uscita!”

Il manager Ernie Whitt si coccola la sua stella con gli occhi: “Cosa dite? Con gente cosí un manager puó rilassarsi e aspettare che arrivino i fuoricampo, no?”
Poi ha parlato della vittoria: “In un torneo del genere ogni gara ha importanza. E' fondamentale arrivare primi o secondi, ma questo non toglie nulla del fascino che ha la sfida con Cuba di domani. Partirá Dickson e siamo giá consapevoli che affronteremo il mancino Palma”.
Temete Cuba? “Noi non temiamo nessuno e siamo convinti di partire alla pari con tutti. Dico a chiare lettere che siamo qui per qualificarci per le Olimpiadi. Sarebbe un successo storico per il baseball canadese. Ho in mano una gran squadra e sono fiducioso di riuscirci”.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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