Gli Stati Uniti passeggiano

Agevole vittoria (10-0) sulla Colombia della corazzata di Frank Robinson

Al termine di un “matinèe” decisamente noioso, gli Stati Uniti hanno battuto la Colombia 10-0 in sette riprese, procedendo con passo sicuro verso il 'big match' di mercoledì contro Panama che stabilirà quale delle 2 formazioni si piazzerà prima nel girone.
Gli americani si sono ritrovati in vantaggio 5-0 prima di aver iniziato a giocare. Il partente colombiano Alexander Blanco ha infatti concesso un doppio a Rouse in apertura (che ha scavalcato il maldestro Ortega, esterno centro della Colombia). Dopo un bunt di sacrificio di Reed, Blanco ha passato in base Sizemore, commesso un clamoroso 'balk' che è valso l'1-0, colpito Koonce, passato in base per ball Gross. La linea a destra di Mauer si è trasformata in volata di sacrificio, mentre la successiva battuta corta di Young ha trovato ancora impreparato Ortega (4-0) e un lancio pazzo ha fissato il punteggio sul 5-0.
Contro il primo rilievo Avilez, un altro mancino, gli americani (quasi tutti mancini) si sono addormentati ne hanno segnato appena un punto su errore al secondo. Quando però è salito a lanciare il destro Angulo gli Stati Uniti hanno chiuso la gara con 2 doppi (Young e Reed) al quinto e riempito le basi al settimo. L'ennesimo rilievo colombiano, lo smilzo Alvear, ha subito i punti che hanno portato alla sospensione per manifesta inferiorità. Holliday (entrato per Gross) ha battuto valido, Laird (catcher al posto di Mauer) ha spinto a casa il 9-0 pur battendo in doppio gioco. Young, dopo la base a Leone, ha centrato il malcapitato Alvear ad un piede e la palla, schizzata lontana, ha consentito a Lamb (a sua volta entrato per Koonce) di segnare il 10-0.
“Non è ancora la squadra che vorrei” ha detto il manager statunitense Frank Robinson “Ma almeno la difesa e i lanciatori giocano bene”.
In effetti Horacio Ramirez e i rilievi Durbin e Ring hanno concesso appena 2 valide e 3 basi ai colombiani. La stella dei Braves non ha mostrato sinceramente granchè, se non una veloce notevole. Ramirez ha dato l'impressione di allenarsi per arrivare al meglio.
“Horacio mi è piaciuto. Doveva riprendere il ritmo, visto che è stato fermo per una bronchite” ha commentato Robinson.
E ora vi attende Panama. E' preoccupato? “Preoccupato?” ha sorriso il manager degli Expos “Non vedo l'ora di affrontarli. E se ci sarà lo stadio pieno, meglio. E' bello giocare con entusiasmo attorno”.
Ha fatto scoutare Panama? “No, non vedo perchè. Tanto giocherei sempre alla stessa maniera”.
Robinson ha rivelato prima di salutare che il prospetto dei Phillies Madson lancerà da partente contro Panama.

Il manager della Colombia Luis Sierra è apparso rassegnato al suo destino: “Quando il partente non tira strike, non si va molto lontano” ha sospirato “Ma d'altra parte non ci si poteva aspettare di vincere contro gli Stati Uniti. Se batteremo Nicaragua avremo fatto in pieno il nostro dovere. Siamo una squadra con un'età media di 23 anni, che sta lavorando per i Giochi Panamericani di Cartagena del 2006 e non senza problemi finanziari. I professionisti? Dovete chiedere alla Federazione. Per ora, il gruppo è questo”.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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