Panama: storica finale

I centro americani superano il Giappone (4-1) e aspettano Cuba. Fuoricampo decisivo dell'ex Major Rivera

E' Panama la prima finalista del Campionato Mondiale. I centro americani hanno sconfitto infatti per 4-1 il Giappone allo stadio “Latinoamericano”.
Per Panama é la prima finale della storia, dopo che la vittoria con Nicaragua aveva garantito per la prima volta l'ingresso tra le prime 4 della rassegna iridata.

Contro un Giappone intimidito dai lanci di Rafael Medina (ex Triplo A), Panama ha risolto la gara nelle prime riprese.
Al secondo, il seconda base Asprilla ha segnato, dopo aver raggiunto la prima su valida e aver proseguito sul singolo dell'interbase Garibaldo, grazie ad un errore di tiro.
Al terzo, dopo le valide del designato De Leon e del prima base Olmedo Saenz, il Giappone ha deciso che la partita del lanciatore Hitsuro Sato era finita e ha mandato in pedana Goto per affrontare Ruben Rivera. L'ex giocatore degli Yankees ha punito il nuovo venuto con un fuoricampo al centro che di fatto ha chiuso la partita.
Contro Medina il Giappone ha in effetti combinato poco e nulla, assommando in totale appena 4 valide e di fatto creando i presupposti per segnare solo al settimo, quando Ito e Inamura hanno battuto valido davanti all'ex Major nipponico Yoshida. L'esterno giapponese ha peró battuto in doppio gioco.
La quinta valida del Giappone é arrivata sul rilievo mancino Rolando Herrera (entrato all'ottavo) all'ultima ripresa e con 2 out ed é stata un poderoso fuoricampo a destra dell'interbase nipponico Ito.
A quel punto peró le speranze del Giappone erano ridotte al lumicino. I tifosi di Panama avevano colorato lo stadio con le loro bandiere e sono esplosi quando il terza base Mosquera ha catturato al volo la battuta di Kusano che ha chiuso la partita. In tribuna stampa si sono levate alte le urla dei cronisti delle 2 emittenti radiofoniche che hanno trasmesso la partita in diretta.

Al termine dell'incontro il manager panamense Omar Moreno non stava nella pelle: “E' vero che questo Mondiale é solo una tappa di avvicinamento alla Qualificazione Olimpica, ma abbiamo ottenuto un risultato che resterá nella storia del nostro baseball”.
Trai panamensi festanti abbiamo incontrato anche il catcher della Palfinger reggiana Dimerson Nunez: “Siamo un grande gruppo. Io ho accettato il mio ruolo di rincalzo e cerco di dare il mio contributo. Adesso ci proviamo. La Qualificazione Olimpica? Vi dico solo che ci rinforzeremo sul monte di lancio”.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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