Agli Yankees una tesissima gara tre

4-3 il finale: due volte sfiorata la rissa

Tensione alle stelle Fenway Park, per gara tre tra Yankees e Red Sox. Il successo per 4-3 è andato ai newyorchesi, guidati sul monte dall'ottima prestazione di Roger Clemens, alla sua ultima prova in carriera nella città che lo ha reso grande. Ma la gara sarà ricordata più che altro per quanto successo nel quarto inning, quando si è sfiorata la rissa tra le due squadre.

Tutto è iniziato quando Pedro Martinez, il partente dei Sox, ha sfiorato con una palla veloce la testa di Juan Rivera, minacciando anche verbalmente l'esterno newyorchese. Rivera ha risposto con una scivolata molto aggressiva in seconda base, poi nella metà ripresa successiva, Roger Clemens ha lanciato una palla giudicata troppo interna da Manny Ramirez, che ha reagito avvicinandosi minacciosamente al monte. Le panchine si sono svuotate, con tutti i giocatori in campo, e il coach della panchina degli Yankees, il 72enne Don Zimmer, ha attaccato Martinez, che si è difeso spintonando a terra l'anziano tecnico. Gli arbitri hanno deciso di non espellere nessuno, e la gara è continuata senza grossi problemi fino alla nona ripresa, quando nel bullpen dei newyorchesi è nata una sorta di rissa tra un addetto al campo e alcuni giocatori degli Yankees, fortunatamente subito sedata.

Per quanto riguarda la gara, il momento chiave è stata la fase iniziale. Dopo aver concesso due punti, entrati sul singolo di Manny Ramirez, Clemens ha eliminato 13 dei 14 battitori successivi. Nel frattempo l'attacco degli Yankees si è svegliato: Garcia ha battuto un singolo da un punto nel secondo, Jeter ha spedito una pallina oltre il “Green Monster” nel terzo, e Hideki Matsui ha portato a casa il punto del vantaggio con un doppio nel quarto inning, ripresa in cui un punto è entrato anche sulla battuta di Soriano.

Nel settimo inning, Trot Nixon ha portato a casa il 3-4, con il rilievo Josè Contreras sul monte. Ma in quel momento è salito sul monte il solito Mariano Rivera a chiudere i rubinetti, e non c'è stata più storia. Gli Yankees hanno così preso il controllo della serie, ma gara quattro è in programma già domenica notte.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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