
L'ultima giornata della regular season ha chiarito gli ultimi dubbi. Il Collecchio ha compiuto quello che era una sorta di miracolo, andando a vincere le due gare contro il Rosemar e quindi salvandosi per il rotto della cuffia, a causa anche dei due stop del Verona. L'Alpina ha vinto entrambe le sfide con i Redskins, e quindi avrà il vantaggio del fattore campo nei play-off.
Grande prova d'orgoglio, dunque, del Collecchio, anche contro un Piccionetti Rosemar demotivato. In gara uno, più volte la squadra di Poma ha messo una pezza alle rimonte avversarie, e in attacco si è messo in luce soprattutto Signifredi; la difesa ha commesso qualche errore di troppo che ha permesso al Rosemar di restare in gara in più di una occasione. Al punto di Ciani, spinto a casa dal doppio di Toniazzi, il Collecchio ha subito risposto con Romanini e Bologna che hanno segnato sulle valide di Signifredi e Pelagatti. Gli ospiti hanno poi pareggiato con Moretti, ma il Collecchio si è riportato avanti con punti segnati da Marchignoli, Romanini, Mattia Campanini e Fanfoni su due basi-ball, un errore difensivo, un singolo, un doppio e la volata di sacrificio di Signifredi. I maremmani si sono rifatti sotto con i punti di Ciani e Perugini al quarto più quello di Cipriani al quinto, ma la risposta è arrivata con Andrea Campanini, spinto a casa dalla battuta di sacrificio di Mattia Campanini. Al sesto, il doppio di Toniazzi, il triplo di Doratori e la battuta di Tonietti hanno portato tre punti per il Rosemar, ma poi Bologna e Signifredi hanno sfruttato nel modo migliore due singoli ed il doppio dello stesso Signifredi, per i punti della vittoria. Nella seconda partita, successo facile per il Collecchio. Protagonisti Signifredi (3 su 4 con una volata di sacrificio e tre punti battuti a casa) e ancora Bologna (triplo e singolo). Importante, all'ottavo, il singolo di Andrea Campanini, che ha portato a casa Benetti e Romanini. Il primo ha chiuso con due doppi, mentre il secondo ha aperto la gara con un fuoricampo. Sul monte bene Fontana e Comani, risultato lanciatore vincente.
A condannare il Verona le due sconfitte contro il Montegranaro. Nella prima partita i veronesi sono caduti in svantaggio 5-0 dopo cinque riprese, poi hanno provato la rimonta segnando quattro volte al settimo, prima di venire puniti definitivamente dai due punti subiti all'ottavo. Non sono bastati i tre punti battuti a casa da Heredia, che ha messo a segno anche un doppio, mentre per l'Unione Picena il migliore in battuta è stato Auricchio, con due valide tra cui un triplo. Sul monte, Torresi e Bassi non hanno concesso punti guadagnati alla squadra veneta. Nella seconda partita, continui cambi di fronte: prima il Verona è stato in vantaggio 2-1, poi è tornato in vantaggio 4-3, prima di essere condannata alla retrocessione dopo i due punti subiti all'ottavo con Valenti sul monte. La squadra ospite ha battuto una valida in più dei padroni di casa, e ha anche commesso un'errore in meno del Montegranaro (due contro tre); ma le tre valide di Brasili (due doppi) e Pagliaricci hanno contribuito a fare la differenza, come anche l'ottima prova sul monte di Bacchiorri, che ha lasciato al rilievo Pantaleoni solo l'ultima eliminazione.
L'Oce Elettronica Imola ha ceduto il fattore campo nei play-off, con le due sconfitte contro il Trieste. In gara uno, partenza fulminante dei padroni di casa, che con un fuoricampo di De Biase si sono portati sul 2-0 al primo inning sorprendendo il lanciatore imolese Maccaferri. Al quarto inning era già 9-0 per l'Alpina, quando è salito sul monte come rilievo per l'Oce Trombini, che ha confermato di essere tornato su ottimi livelli dopo l'infortunio. Ma la squadra imolese, senza De Marco, tenuto a riposo precauzionalmente per un problema alla caviglia, non ha messo a segno neanche un punto, nonostante l'ottima prova di Yuri Balice, autore di due doppi. Nella replica il tecnico dei Redskins Avallone ha fatto ruotare i lanciatori Torri, Aldo Pirone, Bassi e De Marco, per non affaticare nessuno in vista dei play-off. L'Alpina ha avuto la meglio nonostante il 3 su 3 di Yuri Balice (un singolo, un doppio e un triplo) e il 2 su 4 di Diego Bonci. I punti per i Redskins sono entrati nel nono inning con le valide di Andrea Balice, Bonci e Gamberini.
Il Sala Baganza ha concluso la stagione con una doppia sconfitta a Riccione, ma il terzo posto in classifica rappresenta un grande successo per la società salese. Nella formazione di Pelosi, ormai fuori dai giochi, hanno esordito i giovani Pellaccini, Maurizio Negrini e Zilioli. In gara uno il Sala ha incassato 5 punti al secondo inning, e il match è virtualmente finito. Il partente Fornasari non è sceso in campo al meglio, ed è stato poi rilevato da Nardi, autore di una buona prova, come anche Filippo Comelli, all'esordio stagionale come lanciatore. L'occasione per recuperare i salesi l'hanno avuta alla ottava ripresa, ma da una situazione di basi piene e zero out non sono stati capaci di portare a casa nemmeno un punto. Per il Riccione ottima la prova sul monte di Achilli, e nel box di Francolini (4 su 4 con un triplo) per il 6-1 finale. In gara due, vincente per i romagnoli la staffetta Simone Pandolfi-Gilberto Zucconi, con il fuoricampo decisivo da tre punti di Mattia Pandolfi nel settimo inning.
Il Godo ha chiuso con un pareggio, contro il Viterbo. Senza storia gara uno, in cui i laziali segnavano otto volte nelle ultime due riprese; solo tre le valide per i romagnoli, bloccati dai lanci di Ricci e Vaglio, e fallosi in difesa, con ben 5 errori. Quattro i punti portati a casa da Cafaro per i viterbesi, che hanno tratto beneficio anche dalle tre valide di Montanelli e Morini, parte delle 15 totali realizzate dai Rams. In gara due Petrini (in campo per la gara completa) partiva bene sul monte, e i godesi scattavano subito sul 6-0, chiudendo il conto dopo solo una ripresa: tre le valide di Mura e due quelle di Zoli (che portava anche a casa tre punti). Stavolta ad essere fallosa era la difesa del Viterbo, con quattro errori.
Più che per il risultato, il doppio confronto tra Junior Parma e Poviglio rimarrà nella storia perché per la prima volta le due partite sono state arbitrate da due donne: Debora Giacomazzi di Saronno e Alessia Cicconi di Ascoli Piceno. Nella prima partita la prestazione del partente parmense Ferrua durava meno di un inning, con il Poviglio autore subito di sei punti. Lo Junior si rifaceva però nella ripresa successiva, segnandone otto e portandosi sull'8-7, per poi aumentare il divario. In gara due il Poviglio segnava quattro punti nel terzo e quattro nel quarto inning, poi ad un passo dalla manifesta non riusciva a chiudere e nel finale, mandando a lanciare Flisi, rischiava di subire la rimonta clamorosa rimonta.
I risultati:
Collecchio-Piccionetti Rosemar 9-8 13-3 (8 inn)
Godo-Viterbo 0-10 (8 inn) 13-3 (7 inn)
Riccione-Sala Baganza 6-1 10-5
Trieste-Oce Elettronica Imola 10-0 (8 inn) 6-2
Junior Parma-Poviglio 14-8 7-12
Montegranaro-Verona 7-4 5-4
La classifica:
Trieste 34-10 (.773), Oce Elettronica Imola 30-14 (.682), Sala Baganza 27-17 (.614), Viterbo 24-20 (.545), Montegranaro 23-21 (.523), Godo 22-22 (.500), Junior Parma 20-23 (.465), Riccione 20-23 (.465), Piccionetti Rosemar 18-26 (.409), Collecchio 16-28 (.364), Verona 16-28 (.364), Poviglio 13-31 (.295)
Commenta per primo