Colavita Anzio vuol chiudere in bellezza

Ottenuta la salvezza si cerca la prima vittoria casalinga nel derby. Sangilbert vuole restare “re” dei K

L’obiettivo salvezza raggiunto e una soddisfazione da togliersi, perché anche se non conta per la classifica il derby è sempre il derby. Per questo il Colavita Anzio ha preparato le gare contro la Danesi Nettuno con l’intento di rimediare alla figuraccia dell’andata – quando i biancazzurri nel loro miglior momento della stagione persero malamente tutti e tre gli incontri – e di centrare una vittoria storica. Già, perché sono due i derby vinti dall’Anzio (nel ’79 e nel 2001) ma sempre sul diamante di Nettuno, mai al ‘Reatini” se si esclude – com’è giusto che sia – il periodo della sciagurata fusione con la Roma quando arrivò un 7 a 5 per i padroni di casa. Era l’88. Per le gare interne contro la Danesi Carlo Morville avrà a disposizione tutti, fatta eccezione per Richetti che la scorsa settimana è tornato sul monte per un inning ma non è ancora in condizione. Per il resto rotazione confermata con Sangilbert per domani sera – è a caccia del terzo titolo di ‘re” degli strike out da quando è in Italia – Casseri sabato pomeriggio e De Rossi per la sera. Pronti come rilievi sia Rossi sia Fraietta. Dietro il piatto di casa base si alterneranno Bosco e Sanna, in prima andrà Scorziello, in seconda Imperiali, in terza Tavare e all’interbase Franco. Agli esterni Lauri, Santolupo – la più bella sorpresa della stagione in casa Anzio e forse per l’intera A/1 – e Sanna quando riceve Bosco, altrimenti Casolari. Battitore designato lo stesso Casolari e Di Mattia, a seconda della formazione. Non conta per la classifica ma almeno un derby il Colavita vuole vincerlo. Per chiudere in bellezza.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.

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