Danesi, buone notizie per Censale

La risonanza magnetica esclude complicazioni, contro il Rimini un Nettuno formato play-off

La risonanza magnetica ha escluso complicazioni ed è già una buona notizia per la Danesi Nettuno e per Silvio Censale, il lanciatore che durante il riscaldamento in vista di gara-tre sabato scorso ha accusato un forte dolore al gomito al punto di dover rinunciare alla gara. Dopo il riposo ha ripreso ad allenarsi e dovrebbe essere della “rotazione” nelle importanti partite che aspettano il Nettuno al “Borghese” contro il Rimini. L'obiettivo, dopo sei sconfitte nelle ultime nove gare, è quello di centrare i play off messi a rischio e per la Danesi ci sarà già quel clima capace di trasformare una squadra apparsa spenta in quella che tutti conoscono. A gettare acqua sul fuoco di qualche polemica, più che altro di “voci” da bar a dire il vero, è arrivata anche una lettera di solidarietà dei giocatori nei confronti del manager Ruggero Bagialemani: la squadra è unita e vuole arrivare alla post-season. Da domani e fino all'ultima giornata sarà, di fatto, un anticipo di play-off. A Nettuno sanno di non poter più sbagliare, per questo ci si attende la reazione giusta. Confermata la rotazione con Vasquez, Diego Ricci e Censale – in caso non ce la facesse toccherebbe a Masin – con Vigna che pur non apparso in gran forma dovrebbe fare da “closer”. Per Bagialemani, squalificato nei tre incontri, ancora da decidere lo schieramento difensivo ma è possibile che faccia ruotare De Los Santos e Giuseppe Mazzanti in terza e come Dh, con Schiavetti interbase e Tovar in seconda, Castrì in prima e Patrone dietro casa base. Agli esterni Leo Mazzanti, De Franceschi e Paoletti con Mastrantonio e Frezza pronti per essere utilizzati.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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