Due certezze, poi lotta apertissima

Quattro settimane intense per decidere la “griglia” dei play off, situazione più chiara in coda. L'incertezza lanciatori stranieri

Due certezze alle quali manca solo il conforto della matematica e una battaglia apertissima soprattutto in chiave play off. A quattro giornate dal termine è difficile mettere in discussione il primato dell’Italeri Bologna e l’ultimo posto della Faliero Sarti Firenze, mentre per la griglia dei play off continua un duello affascinante nel quale si attarda il Cus Ceci Parma e nella lotta salvezza perde terreno la Palfinger. Ma andiamo con ordine: l’Italeri ha dimostrato per due volte di avere un box non solo esplosivo ma di aver acquisito un carattere finalmente da grande squadra che potrebbe tornare utilissimo nei play off. Sotto pesantemente nei primi due incontri la banda di Mazzotti ha saputo reagire alla grande e ribaltare il risultato contro un Parma che aveva la grande occasione per dimostrare che quest’anno può andare diversamente dagli ultimi. Evitare il ‘cappotto” e vincere gara-tre per i ducali ha significato almeno restare attaccati a un filo di debole speranza. Segue in classifica un Nettuno che non brilla ma è sempre lì e se Vasquez non è al meglio Censale sembra quello visto in Nazionale, con Andrea Castrì parso in gara-tre quello di un tempo. Alla Danesi serve arrivare ai play off, poi si sa che la squadra di Bagialemani cambia pelle ma nel fine settimana di ferragosto con Bologna sarà già un anticipo di post season. I verde azzurri hanno perso il primo incontro, quello in cui San Marino è un osso duro per tutte e potrà essere ancora ‘arbitro” nella lotta play-off guadagnando una salvezza tranquilla. Non perde un colpo la Telemarket, pur soffrendo oltre il dovuto sia nel primo che nel terzo incontro. Anche in questo caso reazione da grande squadra, punti segnati al primo calo degli avversari o grazie al guizzo di uno come Chiarini – è successo nel primo incontro – capace di spedire la pallina oltre la recinzione al momento opportuno. I toscani pagano dal canto loro un mercato di viavai soprattutto per gli stranieri e solo un miracolo potrà tenerli in A/1. Altra formazione che non fa sconti e il Gb Modena, capace di battere tre volte una Reggiana che alla vigilia sperava di portare via almeno un incontro e ha rischiato di farlo nel terzo. La squadra di Paglioli ha ripreso la sua marcia e pensare ai play off è lecito, mentre dal derby emiliano esce male la Palfinger che non potrà più perdere colpi da qui alla fine se vorrà restare nella massima serie. Nonostante i problemi di organico legati agli infortuni e a una rotazione obbligata La Gardenia Grosseto torna da Anzio con due vittorie importanti in vista degli scontri che decideranno la stagione regolare. Lopez è stato bastonato in gara-1, il Colavita ha sprecato l’occasione di vincere il secondo incontro sul disastroso rilievo di Ginanneschi al nono inning e Grosseto ha vinto una ‘maratona” che ha dato poi il ‘la” alla larga vittoria di gara-tre. L’Anzio tornato a vincere dopo una lunga striscia negativa continua a pagare una panchina troppo corta a partire dal monte di lancio. Richetti sarà disponibile quasi certamente per la trasferta decisiva a Reggio Emilia e Morville non l’ha voluto giustamente rischiare. La squadra, comunque, a cinque lunghezze dalla Reggiana deve solo mantenere questa andatura per conquistare una salvezza tranquilla. E’ nella corsa play-off, con quattro squadre chiuse in due partite, che il campionato regalerà una conclusione affascinante, degna di una stagione che finora ha regalato una serie di emozioni in testa e in coda, ha messo in luce giovani interessanti (splendide alcune giocate di Sgnaolin ad Anzio, venerdì e sabato, per esempio), ci porta ai play off con un’incertezza: il lanciatore straniero. Nessuna delle formazioni in lotta sembra avere una garanzia in tal senso: Heredia ha subito quello che abbiamo visto contro Parma al quale Salcedo non fa la differenza, Vasquez non è il massimo, l’accoppiata Sanchez-Tonkin dà forse più tranquillità (ma a Rimini ‘brucia” ancora la Coppa campioni) e il Lopez visto ad Anzio non sembra in gran spolvero. Se arriva Modena nelle prime quattro c’è un certo Cipriano Ventura che la sua parte la sta facendo meglio di altri. Quattro settimane per decidere e, soprattutto, per arrivare al massimo della forma in post-season.

Informazioni su Giovanni Del Giaccio 218 Articoli
Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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