“La Nazionale è l'espressione del Baseball Italiano”

Una doverosa chiaccherata con il Presidente Federale dopo il deludente risultato all'Europeo

A meno di una settimana dalla “vergogna” svedese, e a 2 giorni dall'inizio del Torneo di Qualificazione, (l'intervista è visibile con qualche giorno di ritardo -ndr) abbiamo raggiunto telefonicamente il Presidente Fraccari.

Buongiorno Presidente, a mente fredda proviamo a commentare il risultato disastroso dell'Europeo? Le cause e i rimedi per il futuro?

Non posso, logicamente, NON prendere atto del risultato che non è assolutamente in linea con quanto ci eravamo prefissati. E' pero' mia intenzione, in questo momento, stare vicino alla squadra come sto facendo dall'inizio di questa avventura che vede coinvolta tutta la Federazione, dal Presidente al Segretario, ai tecnici, ai giocatori. Mi preme quindi difendere questi ragazzi che per l'impegno e il comportamento tenuto sono solo da encomiare. La Nazionale è indiscutibilmente in difficoltà ed è quindi mio dovere lavorare quotidianamente per rasserenare l'ambiente e registrare perlomeno gli aspetti positivi. Abbiamo dei grossissimi problemi in attacco ma, ad esempio, ci siamo ritrovati un monte di lancio che molti ci invidiano. Lungi da me accampare scuse anche se crediamo (ma lo diciamo da diverso tempo) che la formula ci abbia penalizzato troppo.
Vorrei far notare inoltre che non lo diciamo solo noi ma, ad esempio, il tecnico olandese Eeenhorn che lo ha dichiarato ai giornali olandesi.
Per il futuro invece stiamo lavorando da …. un anno e mezzo, da quando questa gestione ha preso in mano la situazione. Terminata la trasferta analizzeremo la situazione a 360° gradi e modificheremo in parte il nostro percorso ma il programma va avanti. Stiamo, ad esempio pensando, di creare una sorta di Accademia del Baseball dove la FIBS si farà garante delle esigenze dei migliori prospetti. Questo richiede investimenti, programmazione e risorse e quindi ci vorrà un po' di tempo ma siamo già al lavoro anche con chi potrebbe essere coinvolto in questo progetto


Il “nostro” Mario Bruno ha preso spunto dalla debacle svedese per “consigliare” una ripartenza, tanto per usare un termine calcistico, da zero. Meno uso “dei giocatori di scuola straniera”, investimenti sui tecnici e sulle migliori realtà giovanili così da creare una scuola o un “pensiero” italico …
Ho letto quanto scritto ma vorrei dire che lo stiamo, almeno in parte, già facendo. Lo ripeto, abbiamo preso in mano la situazione da un anno e mezzo nel quale abbiamo investito sui tecnici (vedi gli stage all'estero), sulle selezioni giovanili e tanto ancora ci resta da fare. Qualcuno ha parlato dell'8 dicembre come di un giorno nefasto. Forse quell'8 dicembre è arrivato troppo tardi.
Voglio essere chiaro.
La Nazionale è il frutto del lavoro di tutto il movimento, la Nazionale raccoglie il lavoro svolto dalle società sportive, non è altro che un assemblamento di quanto produce il Campionato e il movimento nella sua interezza. Tutti quindi si devono sentire coinvolti da questa Nazionale e non attendere il primo passo falso per buttargli addosso quintali di “bitume” (censura da parte del webmaster).
La questione “oriundi” invece rientra nell'italico chiacchiericcio. Oggi l'Olanda è probabilmente all'apice agonistico e nessuno da queste parti si scandalizza se la Nazionale è formata da 7/9 di antillani che poco hanno di “ariano”. Questi 7 giocatori sono stati chiamati solo per queste manifestazioni e al termine torneranno a disputare i loro Campionati Americani. Nessuno gioca nel Campionato Olandese ma la Federazione ha capito che la Nazionale è trainante per tutto il movimento come crediamo che lo possa essere per noi.


Dopo aver letto le dichiarazioni di Faraone, qualche nostro lettore avrebbe apprezzato le dimissioni del manager anche solo per dare una scossa alla squadra, per non parlare di chi chiede le dimissioni di tutta la struttura politica federale ..

Sarebbe stato ridicolo. Siccome Faraone è una persona seria non ci ha minimamente pensato e … ha fatto bene. La scossa si da affrontando seriamente il problema non con puerili dimissioni che a nessuno sarebbero servite. Dopo la Svezia abbiamo parlato con tutti i ragazzi, uno ad uno. Non crediate che questi giocatori siano felici di questo risultato. La notte stessa ci siamo ritrovati tutti nei corridoi perchè non si dormiva, noi come loro. Quello che potrà fare la FIBS sarà di venire incontro a chi dimostrerà professionalità e attaccamento alla squadra. Dal 2003 abbiamo aumentato il gettone di presenza, abbiamo attivato i canali con i datori di lavoro e ci stiamo muovendo per far capire che bisogna fare anche scelte di vita che siano indirizzate al gioco in generale e alla Nazionale in particolare. Dobbiamo in pratica ricostruire l'orgoglio azzurro. Per quanto riguarda le “nostre” dimissioni non ti rispondo …. una richiesta del genere non merita proprio una risposta.

Passiamo ad altro, il reclamo contro la Grecia ha solamente un aspetto “giuridico” o è partita, come ad esempio penso io, una campagna politica europea?

No, nessuna campagna europea. Tutte le realtà sono cresciute e tutte le Federazioni Europee si stanno giocando il proprio futuro con le Nazionali.
Il “giochino” è quindi diventato importante per la sopravvivenza dei singoli movimenti nazionali. E' giunto il momento che le regole siano rispettate e utilizzeremo tutti gli strumenti per garantire i nostri interessi. Se fosse stato rispettato il regolamento in vigore la Grecia sarebbe arrivata 4° nel girone e noi 1° e forse staremmo commentando un risultato diverso. Questo non cancella comunque la difficoltà tecnica nella quale ci troviamo impelagati.


Ora diventa fondamentale la Qualificazione che tra due giorni (oggi per chi legge) prenderà il via. Quale è la situazione?

Come avrete letto ci sono stati dei cambiamenti, abbiamo inserito nuovi innesti e credo che ci siamo leggermente rinforzati. La formula dovrebbe poi garantire i veri valori tecnici anche se, come è logico, tutte le formazioni schiereranno contro l'Italia la squadra migliore. Non sarà comunque una passeggiata e se non superiamo questo “tunnel” mentale soffriremo.

Informazioni su Alessandro Labanti 937 Articoli
Webmaster e responsabile del dominio Baseball.it

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