Il Cus Ceci evita la tripletta contro la T&A

Magra soddisfazione per i parmensi, che dopo le due sconfitte delle prime due gare vincono 7-3 la terza sfida

Il CUS Parma ha salvato solo parzialmente quello che rimane un weekend decisamente deludente, vincendo 3-2 la terza partita della serie contro la T&A San Marino. Superiorità abbastanza netta, per altro, quella dei parmensi in gara tre, con un buon Bova sul monte e Fochi e Vasini autori di due importanti fuoricampo.
I primi tre inning si chiudevano con un nulla di fatto. Da una parte, i tre corridori sanmarinesi venivano annullati da un colto rubando, un doppio gioco e un colto fuori base, mentre dall'altra Bautista raggiungeva la seconda nel primo inning, ma non riusciva ad andare oltre.
Ad aprire sul serio le ostilità ci pensava la T&A nel quarto. Lonfernini approfittava dell'errore di Bautista, rubava la seconda, poi attraversava il piatto sulla volata di sacrificio di Yong-Do Kim. Il pareggio del Parma non tardava, e arrivava nel quarto grazie al fuoricampo a basi vuote di Fochi, contro il partente avversario Martignoni. Nel quinto, poi, il Cus dilagava: tutto iniziava con la base-ball a Bertolini, seguiva Brambilla con un singolo, poi il doppio di Larkin e la rimbalzante di Bautista fissavano il punteggio sul 4-1.
Al sesto la T&A tentava la rimonta, con il singolo di Rovinelli, che portava a punto Lonfernini, e il lancio pazzo di Bova su Greg Costantino, che permetteva anche a Parisi di segnare. Troppo poco: un fuoricampo a basi vuote di Vasini serviva a ridare respiro al Cus, poi, all'ottavo, la squadra di Catanoso chiudeva del tutto il match. Il rilievo Spadoni veniva sostituito dopo il doppio concesso a Camilli e il singolo di Finetti, ma il nuovo entrato Bianchi non riusciva ad evitare che i singoli di Di Pace e Vasini portassero a casa altri due punti.
Dall'altra parte, dalla settima in poi sul monte saliva Camilli, che concedeva solo un singolo e una base-ball agli avversari, e permetteva al Cus di chiudere vittoriosamente.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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