Colavita Anzio vuole continuare a sognare

Al derby in una posizione di classifica inaspettata ma meritata, con l'obiettivo di stupire ancora

Continuare a sognare non costa nulla, nemmeno alla vigilia del derby più importante della storia del baseball anziate. Il Colavita Anzio arriva all’ultima giornata del girone d’andata, allo scontro con i ‘cugini” della Danesi Nettuno, in una posizione di classifica inimmaginabile alla vigilia della stagione ma soprattutto ci arriva con merito. Capace di fare necessità virtù, l’Anzio sta stupendo tutti e dopo aver vinto dieci delle ultime dodici partite cerca un’altra impresa. Vincere il derby non è mai stato facile, i biancazzurri possono vantare due soli successi: quello del 1979 dell’Anzio ‘ammazzagrandi” e quello del 2001 quando arrivò la vittoria decisiva per la salvezza. La squadra per la verità somiglia molto a quella guidata dall’indimenticabile ‘mago” Emilio Della Millia, con gli stranieri al posto giusto e i giovani pronti a dare filo da torcere a chiunque, per questo con il rispetto che si deve al Nettuno in casa Colavita c’è chi un pensierino a ‘sfilare” almeno una gara alla Danesi ci pensa. Del resto in questa stagione – escluse le partite con Bologna e Modena, con l’Anzio che in entrambi i casi qualcosa di più meritava – tutti hanno dovuto lasciare qualcosa ai biancazzurri che ci proveranno anche al ‘Borghese” con Sangilbert domani sera, De Rossi (uno che nel ’79 c’era…) sabato pomeriggio e Casseri per gara-tre. Richetti sarà pronto come rilievo in ogni incontro, disponibili e confermati tutti gli altri.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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