Oriundi, controlli anche per la Danesi Nettuno

La Digos negli uffici del Comune com'era avvenuto per l'Anzio. Indagine relativa a diversi sport

Controlli anche sugli oriundi tesserati dalla Danesi Nettuno. Gli agenti della Digos della Questura di Roma dopo quelli effettuati ad Anzio sono stati anche negli uffici del Comune di Nettuno. Personale della Questura ha effettuato un sopralluogo nell'ufficio anagrafe per capire la situazione delle certificazioni dei giocatori, le verifiche non riguardano solo i due oriundi dominicani che giocano attualmente, ma anche quelli che vi hanno militato in passato. “Sì, dopo la verifica ad Anzio c´è stata anche quella sulla nostra squadra – ha detto Luigi Noro, dirigente del Nettuno – abbiamo telefonato alla Federazione: sembra ci sia un´indagine per controllare i documenti degli atleti oriundi presenti in vari sport, dall´hokey al baseball, al basket e altri ancora. Noi siamo tranquillissimi perché è tutto in regola”. Di recente controlli avevano riguardato anche il rugby a Rieti, per esempio, comunque si è avuta conferma che sarebbero diversi gli sport coinvolti. Si tratta di una vasta verifica legata alla documentazione prodotta per dimostrare quali legami di parentela nel passato hanno in Italia i giocatori tesserati e sulla base di quale documentazione prodotta i Comuni hanno rilasciato il documento di identità.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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