Colavita Anzio, l'imperativo è non montarsi la testa

Dopo le vittorie di Rimini squadra confermata contro il Modena. Forse torna Marianucci

Battere il Rimini due volte in casa sua non è cosa da tutti i giorni e all’Anzio, prima dello scorso fine settimana, non era mai accaduto nella sua storia. Le partite sulla riviera romagnola, però, sono già nel dimenticatoio e al ‘Reatini” l’obbligo in questi giorni è stato uno solo: restare coi piedi per terra. Lo hanno detto un po’ tutti, dal manager Carlo Morville al ricercatissimo Daniele Santolupo che sta stupendo i più ed è finito intervistato su quotidiani sportivi e non. ‘Anche col Bologna – ha detto Morville – non avevamo giocato male, solo che eravamo mancati nei momenti importanti. A Rimini questo non è successo ma il campionato è appena all’inizio e non possiamo certo montarci la testa”. Tutti a disposizione per le gare interne contro il Modena, salvo Carlo Lauri ancora alle prese con problemi muscolari e Cibati che invece resta un’incognita. Dato come certo nel roster 2003 e ‘salutato” come un importante acquisto per il line-up è invece alle prese con problemi di lavoro. Anche per questo fine settimana, quindi, aspettando tra l’altro l’arrivo di Martinez per metà maggio (al quale dovrebbe unirsi anche Marianucci per rinforzare anche il monte), il manager del Colavita farà di necessità virtù. Fiducia a Santolupo all’esterno centro, Sanna a sinistra e Di Mattia a destra. Diamante invariato con Ricci dietro al piatto in almeno due partite e una rotazione che potrebbe essere la stessa di Rimini. Vale a dire che Richetti anziché come partente di gara 2 verrà usato come ‘closer” all’occorrenza e pertanto avremo Sangilbert domani sera, De Rossi o Rossi sabato pomeriggio e Casseri sabato sera.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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