Colavita Anzio, esterni da “inventare” per Morville

Senza Martinez e Cibati pronto l'esordio del giovane Santolupo. Prima della gara il ricordo di Cipriano Porcu


Linea degli esterni da ‘inventare” per Carlo Morville nell’esordio di domani del Colavita Anzio contro il Bologna. Il mancato arrivo di Martinez, alle prese con problemi di lavoro (sarà disponibile solo tra un mese a quanto pare), e la momentanea indisponibilità di Cibati, costringeranno il tecnico anziate a rivedere qualche programma della vigilia. Non è da escludere né l’impiego di Casolari all’esterno, anziché semplicemente come dh, né tantomeno l’esordio del giovane Daniele Santolupo, classe ’86, inserito a pieno titolo nel roster della prima squadra dopo le ottime esperienze nelle giovanili e nelle nazionali di categoria. Già lo scorso anno il mancino è stato spesso aggregato al gruppo e in questo fine settimana il tecnico potrebbe schierarlo in campo affidandogli proprio il delicato ruolo di esterno centro. Per il resto tutti disponibili, con una rotazione che vedrà Sangilbert salire sul monte domani sera, Richetti sabato pomeriggio e Casseri in gara-tre. Pronti come rilievi Roberto Rossi, Daniele Fraietta, Valerio Perogio e l’inossidabile Mauro De Rossi. E’ possibile che almeno per la prima giornata saranno schierati un po’ tutti, poiché la condizione non è ancora al meglio. In attesa del passaporto italiano di Ramon Tavarez (che ha sposato un’italiana) intanto, la società lo ha tesserato come straniero. ‘Ho fiducia nei mezzi di questa squadra – ha detto Carlo Morville – se arriveranno altri giocatori saranno utili ma debbono poter fare la differenza, altrimenti non ci interessano”. La società si sta muovendo per un lanciatore che possa infoltire un monte che è oggettivamente ‘corto”.
Prima dell’esordio di domani sera, infine, sarà ricordato con un minuto di raccoglimento il dirigente e speaker dell’Anzio scomparso di recente, Cipriano Porcu.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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