Un cronista itinerante a riposo

E' finita la 'Notte dei Diamanti': fino all'anno nuovo spegniamo il computer. Qualche riflessione

Vedo la torta che entra in sala. Il tavolo dei Consiglieri Federali con più occhi lucidi di quel che potessi immaginare. Lo schermo della sala del Grand Hotel di Rimini mi manda ormai immagini confuse. Il microfono che mi spunta sul fianco della bocca (“Ma chi sei, Ambra?” mi ha detto una Consigliera Federale alta e bionda…) mi dà decisamente fastidio. Stringo mani, ringrazio i tecnici, il pianista, la hostess. Abraccio qualcuno. La Notte dei Diamanti è finita e sono ufficialmente in ferie.

Sì, perchè il vostro cronista itinerante ha bisogno di un po' di tempo senza cellulare, computer, e-mail e fida Renault Clio grigia. Da aprile a oggi ho percorso 17.904 chilometri solo in macchina: è ora di fermarmi per un po'.

L'occasione però mi è gradita per fare un po' di ringraziamenti.
Al mio collega Maurizio Caldarelli, innanzi tutto. Perchè lavorare con me non è facile per nessuno e lui, a parte la discutibile abitudine di telefonarmi sempre quando sul 'cd' ho appena messo le mie canzoni preferite (mi ha recentemente interrotto “Romeo and Juliet” dei Dire Straits, “Roxanne” dei Police, “Stay Free” dei Clash e, questo è davvero un delitto, “That's Entertainment” dei Jam…), mi sopporta con ammirevole sangue freddo.
Ad Alessandro Labanti, per proseguire. Non dimentico mai che, se non lo avessi incontrato, non sarei qui.
A tutto il personale della Federazione, coordinato dal Segretario Standoli. Si tratta di persone senza le quali il baseball non potrebbe esistere.

Adesso che ci penso, non posso ringraziare nominalmente tutti quelli che lo meriterebbero. Quindi, vi accomuno tutti per celebrare un anno che è stato faticoso ma ricco di soddisfazioni.
Escludendo di poter formulare gli Auguri di Buone Feste a tutti di persona, non li invierò a nessuno e li farò a tutti in questo momento.
Auguri a tutti, allora. E se volete farmi un regalo, pensate a qualcosa di superfluo che avete e datelo a chi ne potrebbe avere bisogno. Non dovrebbe essere troppo difficile trovarlo.
Da parte mia, vi devo comunicare che fino a fine anno non avrò accesso al mio indirizzo di posta elettronica. Chi vuole scrivermi, quindi, lo faccia per cortesia dopo Capodanno.

Certo, qualche amarezza il 2002 se la porta comunque con sè.
Mi dispiace molto verificare che c'è ancora tanta gente al mondo che non sa giudicare gli altri per quello che sono. Personalmente, ho sempre rispettato chi pensa e decide, anche se lo fa in disaccordo con me o, addirittura, contro il mio interesse. Ma devo essere un animale raro. Spero non in via di estinzione, almeno.

Credo che il 2003 sarà un anno importante per il baseball e il softball italiani. Abbiamo infatti obbiettivi importanti da raggiungere tutti assieme.
Gli atleti, per primi. Ci devono portare alle Olimpiadi e sono sicuro che daranno tutto quello che hanno dentro per riuscirci.
Noi, sia gli 'addetti ai lavori' che i semplici appassionati, dobbiamo renderci conto che ai risultati delle squadre azzurre possiamo contribuire tutti. Ad esempio, evitando di vedere del 'marcio' dove ci sono solo delle scelte. Che possiamo non condividere, ma che non dobbiamo mai drammatizzare.
I toni, amici, stemperiamo i toni. Perchè qualsiasi dibattito può andare avanti ed arrivare alle note alte, ma se perdiamo il rispetto dell'interlocutore, allora è meglio smettere subito di discutere.

Non voglio scrivere “Il Vangelo del Baseball secondo Schiroli” e mi fermo qui.
Vi saluto e vado a itinerare, per conto mio, in un altro continente. Sarò in vacanza, ma state tranquilli che se mi dovesse capitare sott'occhio una partitina di baseball o di softball, al richiamo 'della foresta' non saprei resistere.

Un'ultima cosa: avevo pensato che non nominare il Presidente Fraccari sarebbe stata una buona idea. Ma poi mi sono detto no. Voglio che sappiate che condivido il cento per cento di quello che sta facendo. E che non mi vergogno a dirlo.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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