De Santis: “Non ero al meglio, mi dispiace”

Il lanciatore azzurro si lamenta del caldo torrido. Faraone: “Stiamo formando un gruppo”

Solo sorrisi nel dug out azzurro dopo la partita contro la Corea. D'altra parte, la qualificazione era già sicura dopo la sconfitta del Messico contro il Brasile di questa mattina.

Riccardo De Santis non è però del tutto soddisfatto della sua prestazione: No, ho cntrollato il responso del radar e la velocità non era la mia solita. D'altra parte, ho sofferto il caldo come tutti. Giocare in queste condizioni era difficile.
Comunque è andata abbastanza bene: Direi che poteva andare meglio. In effetti ho sbagliato un lancio quando ho subito il fuoricampo. Ho giocato tutta la partita la dritta interna, l'unica volta che l'ho messa esterna mi hanno punito.
Rammarichi? Non credo potessimo fare di più. I lanciatori che i coreani hanno messo in campo come rilievi erano veramente fortissimi.

Giampiero Faraone ha avuto dalla squadra risposte importanti ancora una volta: I ragazzi hanno giocato alla pari, non mi posso davvero lamentare.
Anche se non è stata la vostra miglior partita in difesa: Già. In effetti, chiudendo 2 doppi giochi li avremmo forse tenuti a zero fino alla fine.
Forse il fatto di avere la qualificazione in tasca ha influito sulla concentrazione: Non credo. Mi sono sembrati semplici errori di gioco. A baseball si sbaglia, anche la Corea alla fine lo ha fatto.
L'obbiettivo di questa manifestazione lo avete raggiunto. Si dice che l'appetito vien mangiando…Ti rispondo che andiamo all'Avana e là vediamo cosa succede, giorno dopo giorno.

Il medico Gaetano Schiavottiello ci informa sulle condizioni degli infortunati: Pantaleoni di sicuro non sarà disponibile domani. Su Chiarini invece sono più fiducioso; ha una tendinite achillea che sta migliorando con la terapia appropriata.

Il manager della Corea Jong Do Lee è una sfinge, ma si allarga in un sorriso quando gli chiediamo di parlare dell'Italia: Ha giocato una grande partita. L'Italia la conosco molto bene, la seguo da anni e la vedo decisamente in crescita.
Al punto da poter avere un ruolo nella seconda fase del torneo? Beh, questo è difficile. Ma se continua a giocare così, qualche altra soddisfazione se la può togliere.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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