A Cuba la prima: 5-0

Ottima resistenza olandese, gli arancioni cedono solo nel finale

Cuba inizia con una vittoria contro l'Olanda, come era nelle previsioni. Meno nelle previsioni erano le difficoltà patite dai Campioni del Mondo, che per 7 riprese hanno rivisto i fantasmi di Sydney 2000.

La gara che apre la “Coppa Intercontinentale” inizia quando ormai l'orologio dello stadio “Latinoamericano” dell'Avana segna le 22. La cerimonia d'inaugurazione si è infatti protratta oltre le previsioni.
L'Olanda ha una folta rappresentanza di tifosi: in parte si tratta di turisti, in parte di impiegati di ditte olandesi a Cuba.
Milliard scalda il pubblico con un gran doppio a destra e avanza in terza su una battuta in diamante. Il partente cubano Ibar però chiude con 2 strike out.

L'Olanda mette in mostra una difesa capace di giocate da Grande Lega, se si eccettua un brutto errore (smaltito senza conseguenze) dell'esterno centro Engelhardt. A dar spettacolo ci pensa soprattutto Milliard all'interbase, supportato da T'Hoen in seconda e da prese formidabili agli esterni di Meulens e Van't Klooster. Alla boa di metà gara il punteggio è sullo 0-0.

Al sesto Cuba passa. Il manager Velez comincia a capire che contro Beljiaards non risolverà la partita di potenza. Prova allora a far avanzare i corridori con un bunt, che consente al prima base Isenia di dar prova delle sue qualità atletiche. Ma Cuba insiste e quando si trova con seconda e terza occupate, il manager olandese Eenhoorn decide di concedere base intenzionale a Cepeda e chiedere aiuto al bull pen. Al posto di Beljaards entra il 'closer' del Neptunus Rotterdam Drayer. Sul primo lancio effettuato verso Canizares Drayer non è fortunato: una smanicata a destra vale il vantaggio di Cuba. Sull'azione però Van't Klooster ottiene il terzo out a casa.

L'esterno destro olandese è in grande serata. Al settimo ruba letteralmente un fuoricampo a Canizares sporgendosi oltre la recinzione e strappando al pubblico un boato di stupita ammirazione.
Al cambio campo Van't Klooster apre l'inning con un bunt valido. L'Olanda inserisce allora Sluyter, che prova a far avanzare il compagno con un bunt ma per poco non provoca un doppio gioco. L'estremo tentativo olandese è una rubata, ma Sluyter viene colto in trappola e la ripresa si chiude.

Nella sua metà dell'attacco Cuba invece chiude i conti. Inizia Paret, con una linea che si spegne tra il pubblico festante dietro l'esterno sinistro e vale un fuoricampo da un punto. Dopo aver colpito Yasser Gomez, anche Drayer lascia la gara e in pedana sale Lester Victoria. Il nuovo entrato debutta però con un errore di tiro, che permette a Gomez di raggiungere la terza. Sulla successiva volata l'esterno centro segna il terzo punto cubano. L'Olanda sembra onestamente ormai nel pallone ed Eenhoorn è costretto ad un'altra chiamata al bull pen. In pedana sale Van Doorspeel, che però non riesce a mettere un freno all'attacco di casa. Il punteggio si allarga definitivamente.

Per l'ultimo inning Lazo ha preso il posto di Ibar (che ha chiuso con ben 13 strike out) in pedana di lancio.

OLANDA 0 0 0 0 0 0 0 0 0 = 0
CUBA 0 0 0 0 0 1 0 4 r = 5
note: battute valide Olanda 3, Cuba 7; errori Olanda 3, Cuba 0.
Fuoricampo di Paret (8°, 1p.)
Lanciatore vincente Ibar, lanciatore perdente Beljiaards

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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