Cabalisti: “La vittoria del Rimini operaio”

Il giocatore più utile delle “Wind series” e una carriera… appena iniziata

Roberto Cabalisti è l’eroe della serata ma anche della serie finale e, perché no, della stagione della Semenzato: ‘E’ il quarto scudetto che vinco ma è quello che sento di più perché ho guidato la squadra come capitano e leader”. O come un ragazzino di 41 anni, parole di Romano… ‘Sì, diciamo che stasera ho iniziato la carriera”. E ha vinto anche l'Mvp… “Grazie a chi mi ha votato”. D’accordo con la definizione di un Rimini operaio, senza grandi stelle? ‘Dicevano tutti che eravamo pochi, lo siamo stati ma buoni e ora eccoci qua”. Il primato in regular season dopo le tre vittorie col Bologna, è stata quella la svolta? ‘Forse, diciamo che ci siamo resi conto ancora di più che questa squadra poteva andare lontano. Siamo tutta gente con voglia di fare, che non si abbatte dopo un errore ma si incita, un gran gruppo ed ecco il risultato”.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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