Rimini non fa drammi

Romano: “Sapevamo che non era finita, ottimo Ventura ma sono loro a dover vincere per forza”

Nessun dramma in casa del Rimini, il primo a dirlo è Mike Romano ma intorno a lui i giocatori sembrano tutto fuorché abbattuti: ‘Sapevamo che non era finita, abbiamo giocato una grande partita da ambo le parti e soprattutto i lanciatori hanno fatto un bell’incontro – ha detto il manager della Semenzato – con Ventura che ha tirato anche l’anima uscendo in due occasioni da situazioni difficili con degli strike-out”. Qualcosa da recriminare c’è, però… ‘Sì, degli errori che abbiamo pagato. Sanchez ha sbagliato a tirare un cambio ed è arrivato il fuoricampo, l’errore in difesa ci è costato un altro punto, poi in base sotto di 3 a 0 Illuminati non deve andare per la seconda ma guardare dove va la palla. Episodi ma in una gara così sono decisivi”. E adesso? ‘Non avevamo vinto prima, a maggior ragione ora”. Un Nettuno che è tornato in corsa? ‘Non è mai uscito, stasera non ha commesso errori salvo quello sul tiro in prima che poi però ha portato all’out”. Partente di domani? ‘Non so, valuteremo con il pitching coach e poi decideremo, tenendo conto anche del fatto che siamo avanti e non abbiamo bisogno di rischiare, è il Nettuno che deve vincere per forza”.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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