Bagialemani: “Ha vinto il cuore del Nettuno”

La svolta in garatre. Adesso due giorni di riposo.

“Per due giorni niente baseball, da martedì cominceremo a pensare alla finale. Adesso godiamoci questa vittoria e personalmente mi sto concentrando alla partita di questa sera”.
Ruggero Bagialemani, poche ore dopo la conquista della decima finale scudetto consecutiva da parte del Nettuno, ha una sola preoccupazione, quella di Lazio – Milan serale all'Olimpico, che seguirà direttamente allo stadio. Ma il pensiero a quanto fatto al Gianni Falchi è troppo vivo per non parlare di baseball.
“E' andata come avevamo ampiamente preventivato, ovvero che passavamo noi in finale, no?”.
Chiediamo a Ruggero quale è stato il punto di svolta della serie, il momento in cui è girata l'inerzia.
“Secondo me è stato in garatre, loro si sono trovati a tre eliminati dalla vittoria del 3 a 0, e invece hanno perso la partita. Quell'episodio ci ha dato la forza di rimontare e vincere. E' uscito fuori il cuore ed il carattere del Nettuno, una cosa che abbiamo in più degli altri, che ci permette di dare tutto in campo”.
In garasei hai dato piena fiducia a Tomassi, anche al nono inning, quando un inserimento di Vigna sembrava scontato.
“E chi lo dice che con Vigna non avrebbe preso punti come Tomassi, sono scelte che ho fatto vedendo che il lanciatore stava tirando bene e con un pensiero anche all'eventualità che si giocasse il giorno dopo”.
Il Nettuno è alla decima finale consecutiva.
“Sono tanti anni che in tanti aspettano di vederci fuori dalla finale, pensando che il Nettuno sia una semplice meteora. Noi continuiamo ad andare avanti, nel frattempo”.
Hai già qualche idea su formazione, rotazione dei lanciatori.
“Io ho ventidue titolari, faccio le scelte in base allo stato di forma, alle condizioni generali della squadra. Comunque sia ci penseremo da martedì, ho voluto dare questi due giorni di riposo ai ragazzi per staccare completamente dal baseball e riposarsi in vista di questo impegno”.
Te la senti di fare un pronostico?
“Rimini è sempre forte, direi cinquanta per cento di possibilità per uno”.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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