Romano: “Centrato il secondo obiettivo”

Il coach riminese, soddisfatto dalla prova di carattere offerta dai Pirati contro il Grosseto, non ha preferenze per l'altra finalista: “L'importante è che noi stiamo giocando bene”.

27 Settembre 2002 Cristiano Cerbara Le interviste di Baseball.it

Il primo passo verso lo scudetto della stella è stato fatto. Ora però la Semenzato dovrà scalare la cima più alta del campionato e in casa riminese tutti quanti sono ben coscienti che il più difficile deve ancora arrivare. Intanto comunque, la soddisfazione per la bella vittoria in semifinale ai danni della Gardenia Grosseto, resta eccome. Sentiamo coach Mike Romano:

“Beh, se consideriamo che già all'inizio del campionato tutti ci davano già per morti, questo è sicuramente un buon risultato. Abbiamo centrato il secondo obiettivo stagionale, adesso rimane quello più importante.“

E' stata una serie di semifinale decisamente emozionante quella contro i maremmani.

“Sì, abbiamo giocato tutte partite strette nel punteggio e forse alla fine loro hanno pagato i troppi errori in difesa. Soprattutto in gara-3 lunedì sera, Riccardo De Santis ha lanciato davvero alla grande ma è stato tradito da qualche errore di troppo e noi siamo stati bravi ad approfittarne, senza contare che siamo rimasti tranquilli e concentrati anche dopo lo spiacevole episodio della rissa.“

C'è stato qualche timore dopo la sconfitta di gara-4?

“Non direi timori. Piuttosto ci è dispiaciuto per come si è dipanata la partita. Sanchez non stava affatto lanciando male, purtroppo non siamo stati capaci di battere la validina al momento giusto che avrebbe sicuramente cambiato la partita. E di occasioni ne abbiamo avute davvero parecchie, tutte non sfruttate. Poi però la squadra ha reagito subito alla grande in gara-5 e questo mi lascia molto fiducioso per la finale.“

Cabalisti straordinario…

“Caba ha lanciato alla grande, come tutti i nostri pitcher. Dopo i due punti presi al pirmo inning è andato in continuo crescendo e il Grosseto non ha più visto palla. Più passavano le riprese e più sia io che Catanoso ci guardavamo stupiti perchè Roberto tirava sempre più forte.“

Adesso meglio Bologna o Nettuno?

“La cosa più importante è che noi stiamo giocando bene. Prendiamo chi viene, non credo faccia molta differenza perchè sia Bologna che Nettuno sono due squadre forti. Contro i felsinei beneficeremmo di una trasferta corta mentre a Nettuno si sa che è molto più difficile giocare, però siamo pronti per giocarcela contro entrambe.“

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Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.