Vittoria Danesi, Paternò matematicamente in A2

10-1 il risultato finale di garadue al Borghese. Siciliani retrocessi matematicamente

Sei punti nell’ottavo attacco e la Caffè Danesi Nettuno conquista anche la seconda partita contro i Warriors Paternò. L’impiego di ieri sera di Lanfranco come rilievo di Ventura ha costretto Bagialemani a rivoluzionare la rotazione, proponendo Tomassi come partente, rilevato nelle ultime due riprese da Vigna. In apertura la prima segnatura, su due doppi consecutivi di De Franceschi e D’Auria. Pareggio isolano al terzo, grazie a Chiaromonte che arriva in prima su colpito, in terza su errore di tiro del lanciatore su un tentativo di bunt di Raciti e a casa su una rimbalzante in campo opposto di Torres. Per ritornare in vantaggio, l’attacco del Nettuno deve attendere il quinto e le due valide consecutive ad opera di Paoletti, singolo sull’interbase, e Mastrantonio, doppio all’esterno centro. Torres controlla molto bene l’attacco di casa ma cede di schianto al settimo, due valide, due basi concesse ma anche tre errori della sua difesa, gravi al punto che nessuna segnatura del Nettuno va ad incidere sul pgl del pitcher isolano. Chiusura finale per Vigna, vittoria per la Danesi che non perde un colpo e per il Paternò la retrocessione in A2 adesso è matematica.

WARRIORS Paternò 001.000.000 = 1 (bv 5, e 3)
CAFFE' DANESI Nettuno 100.010.62x = 10 (bv 9, e 1)

arbitri: Serafini, Plez, Tamantini, Bentivoglio
lanciatore vincente: Tomassi
lanciatore perdente: Torres
2b: De Franceschi, D’Auria, Mastrantonio (N)

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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