A Denver un Bonds devastante

L’aria rarefatta di Denver, si sa, ha sempre favorito le imprese dei battitori. Regola confermata da Barry Bonds che, messo piede al Coors Filed con i suoi Giants, ha lasciato un ricordo del suo passaggio

L’aria rarefatta di Denver, si sa, ha sempre favorito le imprese dei battitori. Regola confermata da Barry Bonds che, messo piede al Coors Filed con i suoi Giants, ha lasciato un ricordo del suo passaggio fatto di ben tre fuoricampo. Un 4 su 4 per l’esterno di San Francisco, che per la quarta volta in carriera è riuscito nell’impresa di spedire ben tre palline in tribuna in una sola partita. Uno dei tre homer è addirittura stato misurato come il terzo più lungo della storia di questo stadio. Per la cronaca, i padroni di casa di Colorado sono stati sconfitti per 7-4. Nella lotta alla wild card, oltre che per la classifica della NATIONAL LEAGUE Ovest, i Giants rimangono però a 2 partite e ½ di distanza da Los Angeles, dato che i Dodgers hanno superato Arizona per 6-1. Con uno straordinario ottavo inning, i californiani hanno segnato 5 punti assicurandosi il successo. Prima Paul Lo Duca ha battuto a casa due punti con un doppio su Batista, poi Eric Karros ha colpito un fuoricampo da tre sul lancio di Fetters, solamente sfiorato dal guanto di Spivey, spintosi invano fino alle recinzioni. Nella divisione Central, St.Louis e Cincinnati si sono spartiti la posta in un doppio incontro. Nella prima gara, lo sconfitto è purtroppo Jason Simontacchi, che ha concesso 5 valide e altrettanti punti in 6 innings e 1/3 di lavoro. I suoi Cardinals sono stati battuti 5-4, ma si sono riscattati con il successivo match, vinto per 5-0. Eccezionale sul monte Chuck Finley, che ha flirtato a lungo con la perfezione, concedendo alla fine solo due singoli a Castro e mettendo a segno il suo primo shutout in 4 anni. Gli Houston Astros, che seguono in classifica St.Louis, non fanno passi avanti, essendo stati sconfitti per 11-6 da San Diego (grande slam per Klesko): la vetta della classifica è a 3 partite e ½.

Nella AMERICAN LEAGUE, si apriva al Fenway Park l’ennesima straclassica Boston-New York. Un 6-0 per gli Yankees, che hanno ormai scavato un divario di 8 partite sui diretti rivali nella divisione Est. David Wells ha concesso solo 5 valide e ottenuto la sua 15esima vittoria stagionale. Ma è ad Ovest che si continua a far notizia: la cavalcata di Oakland pare inarrestabile e ha raggiunto quota 14 successi consecutivi dopo il 6-4 inflitto ai Royals. Questa squadra sta ormai suscitando sempre più spesso paragoni con quella del 1988, che raggiunse le World Series sotto i colpi di Canseco e McGwire. La vittoria ottenuta dal partente Mulder è la 13esima portata a casa dai componenti della rotazione durante questa striscia. Ma le notizie, per i gli A’s, non vengono da sole. Seattle continua a perdere terreno e, soprattutto, a giocare male. Sconfitti per 5-2 dai Twins, i Mariners sono ora a 3 partite e ½ dalla vetta: Torii Hunter e Jaque Jones hanno colpito due fuoricampo consecutivi contro Mays. Anaheim, invece, cerca di approfittare dalle facile serie apertasi contro Tampa Bay. Erstad è uscito dal campo con un 5 su 5, mentre Scott Spiezio ha battuto un doppio da tre punti. L’attacco degli Angels ha supportato con 16 valide la prestazione del partente John Lackey nella gara vinta per 7-3.

Sul fronte sciopero, le ore per trovare un accordo sono sempre meno. Il commissioner Bud Selig ha raggiunto New York, sede degli incontri tra le parti, per cercare di dare una svolta alla vicenda.

Informazioni su Emiliano Raccagni 119 Articoli
26 anni, collaboratore baseball Usa

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