Colavita Anzio vuol vender cara la pelle

A Bologna in cerca di un successo, per la salvezza e non solo

Tutti a disposizione e tanta voglia di fare bene. Il Colavita Anzio “vede” la salvezza ma sa che c'è ancora da lottare prima di avere la matematica certezza di restare in A/1 e così parte alla volta di Bologna con l'intenzione di vendere cara la pelle. Tornare dal “Gianni Falchi” con una vittoria sarebbe un risultato lusinghiero non solo per la classifica ma anche perché consentirebbe di centrare un obiettivo certo secondario ma di non poco conto. E' quello, annunciato alla vigilia della stagione, di voler “strappare” almeno una gara a tutte le grandi. Finora l'Anzio c'è riuscito con Grosseto, Parma e Rimini ma ha fallito – e non ha appelli – contro il Nettuno. All'andata Bologna è passata tre volte al “Reatini” ma nel fine settimana Tavarez e compagni proveranno a rendere la vita almeno difficile alla formazione di Mazzotti. Per Carlo Morville c'è l'imbarazzo della scelta, anche se dovrebbe essere confermata la squadra vista nelle ultime uscite. Rotazione di lanciatori con Sangilbert, Richetti e De Rossi, con Santiago pronto a entrare in ogni occasione per “chiudere”. Ricevitore in almeno due gare Fernando Ricci, mentre Enzo Sanna disputerà due incontri all'esterno e uno dietro casa base. In prima Scorziello, in seconda Ventura, in terza Tavarez, interbase Franco, esterni completati con Faccendini e Marianucci o Lauri che da Dh passa in difesa quando Sanna va a ricevere.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che mi ha allontanato dai campi di gioco. Nasco giornalista con carta, penna e macchina da scrivere ma non ho mai smesso di aggiornarmi. Ho oltre 35 anni di carriera e una grande esperienza nei quotidiani. Da ultimo ho lavorato al Messaggero e ho vissuto il passaggio dal cartaceo al digitale, creando contenuti per entrambe le piattaforme (carta-web). Sono specializzato in sanità e salute. Laureato in Sociologia alla Sapienza, presso la stessa università ho conseguito la laurea in Comunicazione scientifica e biomedica. Gestisco palinsesti social e sono docente a contratto presso l’università di Genova. Oltre a vicende di cronaca, per questo sito ho seguito il World baseball classic del 2009 e i mondiali under 18 in Corea del 2019. Il lavoro mi ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale sono stato un pessimo giocatore (ma un fuoricampo in carriera l'ho battuto) e un giorno – quasi per caso – mi sono trovato ad allenare una formazione giovanile. Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A. Alla Coach Convention di Bologna del 1989 sono stato tra i promotori dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi. Tornato in campo con un gruppo di vecchi amici, posso vantare anche la vittoria - da manager - di un campionato di serie C con i "Pirati". Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere a Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Dei figli, Arianna ha scelto il basket e Gianmarco dopo un paio d'anni ha lasciato il baseball. Amo il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz e raccolgo ritagli di giornale. Come diceva il grande inviato Richard Kapucinsky: "Mai stancarsi di studiare il mondo". Per i figli darei la vita e ringrazierò sempre mio padre - per tutti Zi' Carlo - che mi ha fatto conoscere il Gioco. Ah, si è capito vero? Toglietemi tutto ma non il baseball.

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