Montanini: “Sono orgoglioso di questi ragazzi”

Il bilancio del tecnico azzurro alla fine del Mondiale Universitario

Mi concedo qualche decina di minuti per parlare con il manager della Nazionale Universitaria Giulio Montanini pochi minuti dopo la fine della gara che ha assegnato al Giappone la medaglia di bronzo.

Giulio, facciamo un bilancio. Magari dimenticando l'ottavo inning di ieri… No, non serve. Ci sta anche l'ottavo inning di ieri.
Allora facciamo un bilancio: Abbiamo chiuso un Mondiale Universitario con 3 vittorie. In manifestazioni di questo genere eravamo reduci da 11 sconfitte consecutive e in campo è andata una formazione di universitari espressione dei nostri campionati di A1 e A2.
Dovessi sintetizzare il risultato dell'evento sportivo? Dico che abbiamo vinto 3 gare su 6 e che siamo scesi in campo con lo scopo di vincerle tutte e 6. Questo mi soddisfa in pieno.

Parliamo del livello tecnico che siamo riusciti ad esprimere: Per essere competitivi a questi livelli bisogna essere in partita 9 riprese su 9, giocare bene sul monte e non sbagliare in difesa. Non a caso, abbiamo preso 16 punti in 2 riprese nelle ultime partite.
Rimpianti? No, non rimprovero nulla ai ragazzi. Però questo torneo ci indica che le partite si risolvono tra la settima e la nona ripresa, quando si gioca ad alto livello. E su questo dobbiamo meditare tutti.
Torniamo a ieri: Siamo rimasti in partita sette riprese e ci è mancato quel piccolo extra che ci avrebbe forse fatto vincere. Purtroppo, quando la pressione poteva essere su di loro è rimasta su di noi.
Insomma, è chiaro quali sono i nostri limiti: Direi di sì. Ma voglio enfatizzare che questa squadra ha giocato ad un livello superiore allo standard del baseball italiano.
Soluzioni? Servono programmi e serve la volontà di svilupparli. I giocatori ci sono, ma dobbiamo insegnargli di più. Gli atleti e i talenti vanno certamemte tutelati, ma anche sviluppati e non tenuti nella bambagia. Quello non serve.

Il preparatore dei lanciatori Bill Holmberg si è visto criticare per qualche cambio ritenuto affrettato: Ci sta tutto. Dico però che trai nostri doveri c'è anche la tutela fisica dei ragazzi, che ci arrivano dai club in certe condizioni e devono tornare in condizioni equivalenti.
Un giudizio sul rendimento dei lanciatori: E' stato fantastico. Tutti hanno dato il 150 per cento . L'unico peccato è che siamo arrivati un po' corti alla fine.
E' un peccato disperdere questo gruppo…Abbiamo ragazzi come Castelli, Pilato e Massimino che stanno ancora studiando e dei quali non possiamo certo opzionare il futuro. Dipende da loro. Di certo dobbiamo lavorare sui Nava, De Santis, Martignoni e tutti i talenti che abbiamo a disposizione tutto l'anno.

Prima di congedarci, raccogliamo una dichiarazione del Dirigente Accompagnatore, il Consigliere Federale Mario Raciti: Si è formato un gruppo eccellente e non parlo solo dei giocatori. Giudico l'esperienza molto positiva e credo che sia stata l'inizio per iniziare a costruire veramente qualcosa a livello di squadre nazionali.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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