Robb: “Maestri è stato grande”

Il manager azzurro applauda la prova del nostro partente

Il lanciatore azzurro Alessandro Maestri è una delle poche note positive del brutto mondiale azzurro. Oggi, al termine delle partita contro il Brasile, gli ho posto alcune domande.

Sei andato bene fino al sesto inning, poi sei crollato; come mai?
Secondo me, soprattutto, ho iniziato male, ho subito tre punti che si potevano facilmente evitare; poi per due inning ho tenuto, ma alla fine, come l'altra partita, ne ho presi un po'. Ho riempito le basi, e sono entrati altri punti
Abbiamo lasciato troppi uomini in base…
Sì; è un peccato, perché non si riesce mai a concludere in attacco. Però…cosa ci vuoi fare, è così. Se si sfruttava meglio quelle occasioni forse ci potevamo giocare la partita
Come ti sono sembrati i loro battitori?
Non erano molto forti. Se si guardano le valide che hanno fatto, hanno battuto palle in mezzo e hanno anche messo a segno un paio di contatti fortunosi, su palle interne colpite male. Il loro attacco non mi è sembrato un gran che
Cosa deve fare secondo te questa squadra per migliorare domani e in futuro?
Un po’ dovremmo migliorare in difesa, essere un po’ più concentrati sul monte di lancio e in battuta essere un po’ più convinti di quello che si può fare

Pochi minuti dopo, ho chiesto al manager Dave Robb un suo commento sulla gara.
Maestri ha lanciato in modo eccezionale; sono molto contento per lui, ma allo stesso tempo deluso per lui e per i ragazzi. Abbiamo lasciato 12 corridori in base, e abbiamo ottenuto 12 valide; avevamo bisogno di battute in alcuni momenti della gara, soprattutto nella fase iniziale. E' molto più facile lanciare quando si è in vantaggio, o in parità, piuttosto che giocare sempre da dietro; è un peccato, perchè Maestri ha lanciato benissimo, e se continua a tirare così diventerà presto un ottimo pitcher
Cosa pensi del lineup brasiliano?
Girano bene la mazza, sono molto aggressivi. Ci hanno mostrato come mai battono con una media di squadra di.350 per il torneo; hanno ottenuto 17 o 18 valide anche contro lanciatori migliori dei nostri. Contro di noi, di valide ne hanno messe a segno solo 12, quindi in realtà li abbiamo controllati meglio di altre squadre, e questo testimonia l’ottima prova di Maestri. Purtroppo, ripeto, abbiamo concesso un po’ di punti, e lasciato 12 corridori in base, che per noi è un totale piuttosto alto; purtroppo è questo che ci è costato la partita
In cosa sbagliano soprattutto i nostri battitori? Troppa fretta?
Penso che la cosa principale sia la loro mancanza di esperienza a questo livello; non abbiamo quella, come dire, fiducia, sicurezza in noi stessi, che possiamo battere una valida ogni volta che andiamo al piatto. Secondo me speriamo di battere valido, invece di essere sicuri che batteremo valido. Non è soltanto una questione di essere positivi e convinti, è più che altro una sensazione interna di sapere di poter fare meglio del lanciatore, invece di aspettare che le cose succedano da sole. Se uno si sente migliore, deve essere lui a far succedere le cose; penso che sia questo quello che dobbiamo imparare, e siamo abbastanza giovani da poterlo fare
A una partita dalla fine, come giudichi l’esperienza canadese?
Spero che la gente la consideri positiva; abbiamo giocato contro degli ottimi lanciatori, delle ottime squadre. Anche il Brasile, che domani giocherà per il nono o decimo posto, è comunque una buona squadra, che colpisce la palla bene e gioca bene in difesa. Se si guarda in assoluto…io non sono per niente deluso. In alcune aree siamo carenti, ma questo lo sapevamo già prima di partire. Non sono per niente insoddisfatto
Come pensi che potrà andare domani contro la Spagna, ammesso che batta l’Olanda?
Io starò qui a vedere la partita. La cosa più importante che dirò ai giocatori è che anche se siamo senza vittorie, sia noi che loro, dobbiamo giocare per salvare l’onore, domani. Se riprendiamo dallo stesso punto a cui eravamo oggi alla fine della partita, sono sicuro che segneremo almeno dieci punti, questo è il modo in cui voglio guardare verso domani. Vorrei che i ragazzi segnassero almeno dieci punti; sarà una magra consolazione, ma almeno possiamo partire orgogliosi del fatto che abbiamo vinto la nostra ultima partita, e che abbiamo giocato bene nella penultima

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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