Robb: “ci manca la fiducia in noi stessi”

Le opinioni del manager della juniores, dopo le prime due giornate dei mondiali

Come accade per tutte le gare del nostro girone, lo staff tecnico azzurro si è recato nella sua totalità ad assistere al big match serale tra Cuba e Canada; durante la gara ho avuto la possibilità di fare qualche domanda al nostro manager Dave Robb, riguardo la prestazione degli azzurri fino a questo momento.

Cosa ti è piaciuto dei nostri ieri e oggi? Cosa non ti è piaciuto?
Mi è piaciuto il lanciatore di oggi, Maestri; fino al quinto inning ha lanciato molto bene; mi piace il fatto che stiamo continuando a provarci. I nostri sforzi sono buoni, ma quello che maggiormente mi sta deludendo è che credo che non ci sia nei nostri ragazzi la convinzione di poter giocare abbastanza bene da vincere. Ci manca la fiducia in noi stessi, penso che i ragazzi siano troppo leggeri, troppo ‘morbidi”; tendono ad arrendersi troppo presto, a giocare ‘per giocare”, non per vincere, e penso che sia una cosa diffusa in tutto il nostro lineup, e anche tra alcuni coach e membri dello staff. Non credono che noi qua possiamo veramente vincere, ed è un atteggiamento contagioso, che i ragazzi vedono e assumono anche loro; c’è l’idea che siamo qua solo per partecipare, e non per vincere niente.
Cosa pensi del resto del torneo? Possiamo ancora andare ai playoffs?
Dobbiamo ancora vincere contro Canada, Panama e Cuba per andare ai playoffs, anche se forse ne potrebbero bastare due di vittorie. Se riusciamo a battere Panama, forse possiamo vincere due partite, e ce la possiamo fare, ma sarà dura. Adesso stiamo vedendo Cuba…sappiamo che con il Canada possiamo stare in partita, abbiamo giocato alla pari con loro a Ottawa. Con Cuba sarà più dura, quindi dovremo puntare su Canada e Panama; comunque noi giochiamo una partita alla volta, e io non mi presento mai ad una gara pensando di perdere…cerchiamo di fare tutto il possibile
In quale area pensi che siamo più suscettibili di miglioramento?
Penso che se scendiamo in campo con la fiducia e l’aggressività che avevamo prima di iniziare il mondiale, abbiamo possibilità di vincere. Adesso, a volte siamo come dei robot; i nostri battitori girano la mazza, i nostri lanciatori tirano la palla…ma non credo che i pitcher siano convinti di poter eliminare gli avversari, e che i nostri battitori siano convinti di poter colpire la palla con successo. Solo se cambieremo questo atteggiamento, avremo qualche possibilità
Prevedi qualche cambiamento nel lineup, o nella prevista rotazione?
Prevedo di modificare l’ordine di battuta alzando un po’ la posizione di Pistocchi, che sta cominciando a girare bene la mazza. Mi piace quello che sta facendo Santolupo; oltre a Pistocchi, anche Sgnaolin sta giocando abbastanza bene e Zileri sta giocando molto bene. Anche Monari comincia ad ingranare…dobbiamo fare in modo che i nostri 5 battitori principali abbiano il più alto numero di turni alla battuta possibile

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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